Lite di Italia e Francia sul Monte Bianco: Macron vuole la vetta, nota della Farnesina

Una vicenda, quella legata al confine del Monte Bianco conteso da Italia e Francia, che va avanti da secoli, ma che le ultime disposizioni francesi hanno riacuito. “Questione da risolvere in sede bilaterale”, recita la nota del ministero italiano.

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il Monte Bianco e il tanto discusso confine tra Francia e Italia – foto di repertorio

Cresce l’attrito tra Italia e Francia in merito alla vicenda legata al Monte Bianco, svettante  confine tra i due Stati. Un’incompresione, quella tra le due nazioni, che si trascina in realtà già da diverso tempo – un paio di secoli, addirittura. A riaccendere la miccia questa volta sono state le due misure di protezione del sito naturale della vetta adottate dalla prefettura dell’Alta Savoia, il primo ottobre scorso. Dal fronte italiano si è però sollevato immediatamente un “forte disappunto”, espresso formalmente su istruzione del ministro Luigi Di Maio dall’ambasciata di Parigi alle autorità francesi.

Per il governo francese, però, si tratta di provvedimenti che, sviluppati dal ministero per la Transizione ecologica, mirano a “proteggere in modo specifico habitat naturali in quanto tali, indipendentemente dalla presenza di specie protette da misure normative”. Un sistema, questto, atto a “garantire una protezione efficace di alcuni ambienti rari che fino ad oggi non hanno beneficiato di uno strumento legislativo adeguato”.

Una disputa lunga secoli

Tale progetto di salvagurdia ambientale, in realtà, era stato annunciato in data 13 febbraio, dal presidente francese Emmanuel Macron, durante la visita del ghiacciaio Mer de glace. Ed è stato partorito, probabilmente, dopo che nel giugno 2019 un’ordinanza dei comuni francesi di Chamonix e Saint-Gervais aveva disposto l’estensione nell’area contesa tra Francia e Italia il divieto di atterraggio in parapendio, in quella che è un’area di 600 metri situata attorno alla cima del Monte Bianco.

Questo poiché secondo il nostro Paese la linea di confine del Monte Bianco passa sullo spartiacque, mentre per la Francia passerebbe invece sul Monte Bianco di Courmayeur – con il massiccio che finirebbe dunque interamente nel territorio d’oltralpe. L’Italia farebbe infatti riferimento a quanto riportato nel Trattato fra Regno di Sardegna e Impero francese del 1860, così come anche dalla Convenzione di delimitazione tra Sardegna e Francia del 1861. La cartografia francese, d’altro canto, si basa sui confini sanciti con l’armistizio di Cherasco del 1796, entrati in vigore nelle carte ufficiali francesi a partire dal 1865.


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Una confusione che esiste e persiste dai anni, dunque, tant’è che persino Google Maps, a fine 2017, aveva ridefinito i confini dell’area, che prima seguivano la cartografia francese,  delineando la zona contesa con delle linee tratteggiate. E soltanto pochi mesi prima della decisione di Google, le autorità di Italia e Francia si erano riunite per un incontro nel quale si era deciso di comune accordo che nessuno dei due Stati avrebbe intrapreso alcun tipo di iniziativa unilaterale nell’area incriminata.


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Una situazione, questa, ricordata a chiare lettere dal ministro Lugi Di Maio, che oltre ad esprimere il suo “forte disappunto” su quanto disposto dalla Francia, ha anche chiesto la formulazione alle autorità francesi della richiesta di intervenire sulla Prefettura dell’Alta Savoia, affinché questa non includa “nelle misure ufficiali locali le zone oltre confine rientranti in territorio italiano, e ricadenti come tali sotto la sovranità nazionale dell’Italia”. Tutte le “misure unilaterali che non possono e non devono incidere sul territorio italiano”, ha infatti ulteriormente ribadito Di Maio, “non potranno avere alcun effetto e non sono riconosciute dall’Italia“.

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