Covid, ecco come e quando potrebbe scattare il lockdown in Italia

L’obiettivo del Governo è quello di evitare il lockdown nazionale. Ma alla soglia dei 2.300 pazienti in terapia intensiva si potrebbero fare nuove valutazioni. Intanto si lavora per le restrizioni in ambito locale.

lockdown milano
A Milano si lavora in vista del coprifuoco – meteoweek.com

L’Italia sta cercando in tutti i modi, attraverso l’operato del Governo, di scongiurare l’eventualità di un secondo lockdown. L’avanzata del Covid-19 prosegue in maniera costante, senza però causare i danni e i lutti nelle stesse dimensioni di quanto è accaduto in primavera. La quasi totalità dei nuovi casi giornalieri, infatti, riguarda soggetti asintomatici che svolgono la quarantena nel proprio domicilio. In ogni caso, sono al vaglio delle autorità competenti tutta una serie di soluzioni, nel caso in cui il lockdown dovesse essere una misura necessaria.

Per il momento, come abbiamo visto, sono in atto dei provvedimenti presi dalle autorità regionali. Come i “coprifuoco” che partiranno in primis in Lombardia, in Lazio e in Campania, ma che presto potrebbero riguarda anche Piemonte e Liguria. L’obiettivo dichiarato dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte è chiaro: mantenere aperte e attive le scuole e le attività produttive. Tuttavia, nel caso in cui dovesse aumentare ancora il numero dei nuovi positivi con tiratura giornaliera, potrebbero essere prese delle contromisure. Anche di fronte a un ricorso costante ai tamponi.

Ma quando potrebbe diventare realtà lo spauracchio di un secondo lockdown? Una delle prime eventualità potrebbe riguardare la soglia dei 2.300 pazienti ricoverati in terapia intensiva. Questo è il primo livello di allarme al quale il Governo non vuole arrivare, ma per il quale si dovrà riflettere sul da farsi. Ma un altro dato da tenere in seria considerazione è quello dell’ormai noto indice Rt. A monitorare la situazione sarà, come sempre, l’Istituto Superiore di sanità, che oggi renderà noto l’ultimo monitoraggio settimanale. In tal senso mantengono gli occhi aperti i ministri Boccia e Speranza.

Roberto Speranza monitora la situazione – meteoweek.com

Sia il titolare del ministero della Salute, che il suo omologo agli affari regionali, devono tenere d’occhio i dati. L’obiettivo è quello di rendere le misure omogenee in tutta Italia. Tra queste spiccano l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto e lo spostamento all’indietro delle lancette dalle 23 alle 24, in vista della chiusura dei locali della vita notturna. Tornando al dato Rt, siamo già giunti a tre settimane consecutive in cui questo indice ha superato la soglia di 1,5. Una soglia critica, che porta il livello di allerta ad “alto”.

Leggi anche -> Covid: l’Unione Europea ha finanziato l’istituto di virologia di Wuhan, epicentro della pandemia

Leggi anche -> Vaccino anti-Covid, un morto tra i volontari: giallo all’AstraZeneca

Nel caso in cui dovesse esserci un peggioramento, le prime attività a pagare dazio sarebbero le sale giochi. Attualmente ci sono già delle limitazioni in vigore, seppur a livello locale. In ogni caso, l’affollamento di persone in queste attività è considerato, oltre che pericoloso, anche superfluo. Non bisogna sottovalutare il fatto che i mancati introiti che ne deriverebbero sarebbero dannosi per l’intero settore del gioco. In ogni caso, questo genere di attività è considerato ricreativo, motivo per cui si pensa di sacrificarla per evitare nuovi focolai.

Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek

E poi ci sono le palestre e le piscine, che stanno provando a correre ai ripari. Ci sarà l’obbligo di misurazione della temperatura e l’utilizzo della mascherina durante il periodo di “riposo” tra un esercizio e un altro. Sotto stretta sorveglianza anche i centri commerciali, che già in Lombardia chiuderanno nei weekend. Ma a tenere banco in queste ore potrebbe essere il divieto di spostamento interregionale. Come già accadeva durante il lockdown primaverile, questo potrebbe avvenire solo di fronte a casi di evidente emergenza o necessità.

Impostazioni privacy