Quando fare il tampone? Come leggere il bollettino? Tutte le risposte sul Covid

Cerchiamo di rispondere a tutte le domande che emergono sul tema Covid-19. Spieghiamo come e quando eseguire il tampone, ma anche come capire ciò che appare sui bollettini giornalieri. E tutte le tempistiche sui contatti con i soggetti positivi.

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Quando va eseguito il tampone per scoprire se si è positivi? – meteoweek.com

Sono tante le domande che gli italiani si stanno ponendo, in merito all’epidemia di Covid-19 che continua a penetrare nel nostro Paese. Il numero dei nuovi casi di contagio cresce di giorno in giorno, tanto che ieri ha sfondato per la prima volta il muro delle 20mila unità. Una situazione sempre più in affanno, tanto che il Governo Conte, insieme alle amministrazioni locali, stanno correndo ai ripari. La situazione è tutt’altro che agevole, ma nel frattempo, come abbiamo detto, gli italiani continuano a porsi delle domande che non sembre riescono a trovare delle risposte.

Domande che riguardano il metodo e la frequenza con cui bisogna fare il tanto temuto tampone. Oppure quesiti sulla corretta lettura dei bollettini che ogni giorno vengono redatti dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Per non parlare dei dubbi sulla gestione dei rapporti personali con i soggetti positivi, o che hanno avuto contatti con persone che hanno contratto il Covid-19. Una serie di interrogativi che portano gli italiani alla ricerca della verità e delle contromisure da prendere, per evitare di affrontare questo nemico invisibile.

Partiamo proprio dalle tante domande che riguardano il tampone. Questo, almeno in linea teorica, veniva proposto come unico metodo da sfruttare nel caso in cui un soggetto avvertisse sintomi influenzali, riconducibili eventualmente al Covid-19. Negli ultimi tempi, come abbiamo potuto vedere dai bollettini di cui parleremo a breve, il numero di tamponi eseguiti è cresciuto in maniera esponenziale. I record in questo senso vengono ritoccati giorno dopo giorno. Ma quando è utile fare un tampone quando non si hanno sintomi? Una domanda che ha il suo senso.

Un consiglio che viene dato dagli specialisti è il seguente: il tampone non va fatto per sentirsi sicuri. Bisogna continuare a farlo solo nel caso in cui si avvertano dei sintomi. Qualora si venisse a contatto con persone che poi risultano positive al Covid-19, è sufficiente osservare un periodo di quarantena di due settimane. Ma c’è di più: nel caso in cui la diagnosi di positività va oltre i suddetti quattordici giorni, è sufficiente prolungare l’isolamento. Nel caso di persone sintomatiche, non appena i sintomi spariranno entro sette giorni, si è clinicamente guariti.

I cani anti-Covid all’aeroporto di Helsinki – meteoweek.com

Un altro aspetto importante per gli italiani riguarda la corretta lettura e analisi dei bollettini giornalieri di Ministero della Salute e Protezione Civile. Questo è un caso che viene affrontato con la massima cautela fin dai primi giorni in cui l’epidemia di Covid-19 è arrivata nel nostro Paese. E a maggior ragione in questi giorni, in cui il numero di nuovi casi è nettamente superiore rispetto alla scorsa primavera, bisogna fare dei distinguo importanti. Il fatto che ci sia un numero di casi 4-5 volte superiore rispetto al periodo più nero, non vuol dire che siamo in crisi.

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Anche perchè c’è un aspetto da tenere in considerazione, ovvero l’aumento esponenziale del numero di tamponi eseguiti. Se durante la primavera questi ammontavano a non più di 50-55mila ogni giorno, al giorno d’oggi si supera abbondantemente la quota di 130-140mila tamponi quotidiani. Nei mesi di marzo e aprile, inoltre, al test si sottoponevano solo le persone che avvertivano sintomi che si potevano ricondurre al Covid. Nelle ultime settimane, invece, una percentuale vicina al 75% dei soggetti positivi al tampone non hanno sintomi.

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Un altro aspetto importante, venuto fuori negli ultimi giorni, riguarda anche la capacità di avverire la presenza di soggetti positivi. Questa potrebbe derivare addirittura dai cani. Ad esempio, i passeggeri sbarcati all’aeroporto di Helsinki hanno asciugato la pelle al ritiro bagagli con una salvietta fornita dal personale. Se il cane da fiuto segnala qualcosa di anormale, il passeggero viene sottoposto al tampone, con un’alta percentuale di persone positive al Covid dopo la segnalazione dell’amico a quattro zampe.

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