Lo sputo per spaventarle, poi la rapina: tutto ai danni delle donne

Si assiste a Roma a un nuovo metodo per rapinare le donne intente a prelevare ai bancomat. I ladri prima emettono uno sputo per incutere timore alle vittime, per poi farsi consegnare i soldi.

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Le rapine con sputo avvengono ai bancomat – meteoweek.com

Per le strade di Roma sta prendendo piede una nuova e pericolosa moda ai danni delle donne. Si tratta di un nuovo metodo che i rapinatori della Capitale stanno mettendo in atto per mettere a segno nuove rapine. Il piano ha visto un paio di furfanti che sono riusciti a completare, fino a questo momento, due colpi nel centro di Roma. Nello specifico, i ladri si avvicinano a delle ignare donne che si trovano al bancomat per effettuare un prelievo di denaro. A un certo punto fingono di emettere uno sputo, se non altro per mettere paura alle vittime di questo furto.

Prima di entrare in azione, i rapinatori attendono che le vittime dei loro assalti abbiano inserito il pin del proprio bancomat. Dopodichè si avvicinano e fanno partire lo sputo per spaventare le proprie vittime. Non appena queste ultime si fanno da parte, chiaramente intimorite dagli sputi, i ladri hanno la possibilità di prelevare il massimo importo possibile. Questo, una volta prelevato dal bancomat, viene portato via dai furfanti. A quel punto, le malcapitate vittime dei furti con sputo non possono fare altro che andare via impaurite.

La prima vittima di questo genere di colpi è stata una donna di 60 anni. Intorno alle 10 del mattino stava prelevando dal bancomat di una filiale di Unicredit nel quartiere Appio. La donna era convinta di non essere in pericolo, vedendo due persone e reputandole in coda per effettuare l’operazione dopo di lei. A un certo punto, però, dopo aver visto la signora digitare il pin del suo bancomat, i ladri sono entrati in azione prendendola prima per i fianchi e poi rifilandole uno sputo dopo l’altro. In questo modo i rapinatori sono riusciti a prelevare ben 2.000 euro.

La polizia è entrata in azione – meteoweek.com

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All’inizio sembravano due brave ragazze – ha dichiarato la vittima – . Mi hanno messo a mio agio. Mi hanno fatto fare la parte del prelievo. Non avrei mai pensato che avrebbero cambiato del tutto il comportamento. Si sono messe a sputarmi addosso e a riempirmi di parolacce. Una mi ha anche detto che mi attaccava il virus“. Ma la donna di 60 anni, come abbiamo detto, non è l’unica vittima di questo genere di colpi. Si tratta di un’altra donna, stavolta di 50 anni, che stava prelevando il suo denaro da una cassa automatica di un altro istituto bancario.

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Gli inquirenti hanno iniziato a indagare su questi colpi, per evitare che possano proliferare in giro per Roma. Per il momento, l’identikit porta a due persone che provengono da un campo rom della Capitale. Per questo motivo la polizia sta setacciando alcuni campi nomadi, in modo da riuscire a rintracciare le colpevoli. L’unica cosa certa è che si tratta di due ragazze, vestite in un certo moto e con un linguaggio tale da ricondurre proprio a due rom. Intanto sono aumentate anche le pattuglie in zona Appio, proprio nei pressi dei bancomat, per provare a cogliere gli artefici sul fatto.

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