Ristoratore nel dramma dopo l’ultimo Dpcm: la dedica commossa della figlia

Giuseppe Beppo Tonon è un noto ristoratore della zona di Oderzo, in provincia di Treviso. La figlia Elena gli ha dedicato un lungo post su Facebook: “Mi ha detto ‘questa è la mazzata finale'”.

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Giuseppe Beppo Tonon sarà costretto a chiudere – meteoweek.com

Il nuovo Dpcm firmato, annunciato e spiegato in conferenza stampa da Giuseppe Conte è entrato in vigore. Dalla giornata odierna ci saranno una serie di restrizioni per cercare di contenere la circolazione degli italiani. In particolare sono finite diverse attività economiche nel mirino del Consiglio dei Ministri. Tra queste spiccano i locali del settore della ristorazione, come pizzerie, bar, pub, ristoranti e gelaterie. Una di queste è gestite da Giuseppe Tonon, per tutti Beppo, un ristoratore tra i più noti nella sua zona, quella del Trevigiano.

Beppo gestisce il ristorante-gelateria Ca’ Lozzio di Oderzo, proprio in provincia di Treviso. La figlia Elena ha deciso di dedicargli un post nella giornata di ieri, quando circolavano le ultime bozze del Dpcm che sarebbe stato ufficializzato nel corso della giornata. Il post commovente è apparso sul suo profilo su Facebook, rendendolo pubblico in modo da farlo girare il più possibile. E così, nel giro di poco più di 24 ore, le parole della figlia del ristoratore di Oderzo ha totalizzato oltre 7.500 condivisioni sul social network.

Elena Tonon ha mostrato una foto (quella che vedete in evidenza), in cui svela lo stato d’animo del padre ristoratore. Uno stato d’animo abbattuto e con tanta disperazione per l’ultimo provvedimento preso dal Governo. “Questo è mio papà. Un uomo che si è fatto dal niente, dalla povertà di una famiglia di mezzadri veneti. Una famiglia numerosa dove le donne dicevano che non avevano fame pur di lasciare il cibo ai figli. Gente umile, senza tanti fronzoli per la testa. Gente che è partita dall’Italia giovane, lontano dalla famiglia, verso la Germania dove ha deciso di imparare un mestiere e di riportarne le conoscenze acquisite qui in Italia. Perché quando ami un Paese poi ci ritorni“.

Questo è mio papà. Un uomo che si è fatto dal niente, dalla povertà di una famiglia di mezzadri veneti. Una famiglia…

Pubblicato da Elena Tonon su Sabato 24 ottobre 2020

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Nel raccontare le emozioni e la disperazione del padre ristoratore, Elena ha anche svelato un aneddoto. Una chiacchierata tra padre e figlia, che è avvenuta prima che si verificasse una modifica importante al Dpcm. È quella che riguarda la chiusura domenicale, che è poi stata annullata: “È lì immobile il Beppo, seduto, pensieroso dopo aver scoperto che forse dobbiamo chiudere la nostra attività alle ore 18 e non dobbiamo neanche aprire alla domenica, giorno d’incasso assicurato per una attività come la nostra. “Questa è la mazzata finale” mi ha detto“.

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In chiusura del suo posto, Elena Tonon fa capire che c’è tanta rabbia in corpo, sia per sè che per il suo papà. Una rabbia che però non nega l’esistenza del Covid-19, che ha seminato morti in tutto il mondo e ora sta piegando l’economia nazionale. “A me dispiace – scrive Elena – , ma io non ci sto. Alla gente come me, quella con un po’ di sensibilità, gli si spezza il cuore. Non siamo gente che va a dire in giro che il Covid non esiste, siamo gente che ha sempre avuto una dignità. E la rivogliamo. Ce la faremo papà!“.

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