Il giorno prima della Laurea uccide i genitori, la sorella e la nonna: non aveva sostenuto gli esami

I suoi parenti erano convinti che Menhaz Zaman, 24enne di Markham, in Canada, avesse sostenuto tutti gli esami e stesse per laurearsi. Per anni, invece, il ragazzo aveva trascorso le sue giornate ai videogiochi, in palestra o nei centri commerciali. Una volta arrivato il giorno della Laurea ha deciso di uccidere tutta la famiglia, compresi il cane ed il gatto, per non confessare la verità. 

Mentre loro erano indaffarati per gli ultimi preparativi della grande festa, Menhaz studiava un piano per eliminare la sua famiglia e non dover rivelare a tutti che aveva condotto una doppia vita. Infatti, invece di andare ai corsi di Ingegneria all’università di York, il ragazzo trascorreva le sue giornate svangandosi e divertendosi. Sapeva però che il grande giorno, quello atteso da tutta la famiglia sarebbe arrivato. Ma Menhaz aveva smesso di andare all’università dopo i primi esami. Si era depresso dopo i primi brutti voti e aveva deciso di ritirarsi, senza comunicare la sua decisione alla famiglia. Per anni ha vissuto nella menzogna, fino alla vigilia della sua laurea quando ha ucciso la madre Momotaz Begum, 50 anni, il padre Moniruz Zaman, 59, la sorella Malesa Zaman, 21, e la nonna Firoza Begum, 70. Infine, ore dopo, anche il cane ed il gatto di famiglia.


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Sia la mamma che la nonna sono state trovate a terra con una ferita alla gola. Dopo gli omicidi si è seduto a giocare ai videogames, ha fatto un pisolino e poi si è messo ad aspettare che sua sorella e suo padre tornassero a casa dal lavoro. Quando sono rientrati li ha colpiti alla testa con un piede di porco, sgozzandoli entrambi. La sorella è morta dopo pochi istanti mentre il padre in un’ora.


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Il ragazzo ha subito confessato gli omicidi

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Dopo gli omicidi ha inviato messaggi agli amici, raccontando quello che aveva fatto: “Sono un patetico subumano codardo. Avevo pianificato tutto questo da tre anni”. Gli amici, sotto choc, hanno allertato la polizia che ha trovato i corpi di tutte e quattro le vittime nella casa di famiglia. Il mese scorso Menhaz si è dichiarato colpevole dell’omicidio di secondo grado di sua madre e degli omicidi di primo grado di nonna, sorella e papà. Nell’udienza poco prima della sentenza ha dichiarato: “Non sono sicuro di quello che mi succederà, ma vorrei solo scusarmi con chiunque abbia avuto un impatto negativo dalle mie azioni, in particolare con le persone che conoscevano la mia famiglia, gli amici e le persone care. Mi dispiace”. Il 2 novembre il giudice dovrà stabilire quale sarà la condanna: potrebbe optare per 40 anni di carcere senza libertà condizionale.

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