Addio alla preside Paola Rizzo, portata via da un brutto male

Addio alla preside Paola Rizzo, portata via da un brutto male. L’ultima chiamata alla sindaca Maria Grazia Gasparini

Paola Rizzo

È stata una preside con un grande cuore Paola Rizzo, portata via in un soffio di vento da un tumore scoperto solo 2 mesi fa. Lascia due comunità, quella di Paese e Istrana (Treviso). La donna era infatti preside di una scuola a Paese e a Istrana era reggente dall’inizio dell’anno. Paola Rizzo aveva manifestato i primi sintomi della malattia lo scorso 14 settembre mentre presentava il nuovo anno scolastico ai genitori degli alunni delle classi prime a Paese.

Mentre faceva il suo discorso aveva avuto un mancamento e si è seduta aspettando la fine dell’evento. Dal 15 si è messa in malattia. La sindaca di Istrana, Maria Grazia Gasparini ricorda l’ultima telefonata con la preside:”Mi raccontava che aveva chiesto la revoca in Regione per la reggenza e io ero rimasta un po’ così perché l’avevo sentita con una voce flebile rispetto al suo solito piglio. Era autorevole, aveva passione per il suo lavoro. E un profondo senso del dovere, lei era la reggente dal 31 agosto e lo è stata fino alla partenza dell’anno scolastico. C’erano numerosi adempimenti per l’emergenza e lei aveva grinta nel portarli avanti”. 

Leggi anche:—>Coronavirus, 13enne positivo costretto a dormire nell’auto di famiglia

Leggi anche:—>Corea del Sud, chiude allevamento di cani destinati al macello

Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek

La sindaca di Paese, Katia Uberti, ricorda così Paola Rizzo:”Ho conosciuto una donna forte con la quale il confronto è sempre stato all’insegna del rispetto e della massima collaborazione nell’interesse dei percorsi di educazione dei bambini e dei ragazzi. Esprimo le più sentite condoglianze”. 

Rizzo ha vissuto il periodo di malattia con grande  dignità senza far preoccupare i suoi cari né chi si trovava a scuola. Il suo amore e la sua dedizione per la scuola erano sempre la priorità anche quando si trattava di difendere i colleghi. Era una donna sempre disponibile a confrontarsi e includere. Non a caso, il suo motto era “Non uno di meno“. Proprio per il suo senso civico aveva ricevuto un premio a Milano con il Cild.

Impostazioni privacy