Commercialista imbavagliato e ucciso in auto: arrestato un inquilino

Una svolta nell’omicidio del commercialista Luciano Ollino, imbavagliato e ucciso a colpi di pistola nella sua auto a Torino a giugno scorso. Gli agenti della polizia hanno arrestato il presunto assassino: era un suo inquilino.

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Luciano Ollino, il commercialista e consulente finanziario ucciso a colpi di pistola nella sua auto – meteoweek.com

A giugno scorso il cadavere di Luciano Ollino era stato trovato nella sua auto in una collina a Torino, dove viveva. Il commercialista e consulente finanziario era stato legato, imbavagliato e ucciso a colpi di pistola. In questi mesi le forze dell’ordine hanno indagato nella sua vita privata e professionale per comprendere chi avrebbe potuto volergli tanto male da togliergli la vita. Oggi finalmente sono riusciti ad arrestare il presunto assassino. È uno degli inquilini della vittima. L’uomo ha 42 anni e lavora come commerciante d’auto.

L’omicidio del commercialista Luciano Ollino

L’auto di Luciano Ollino, una Bwm Serie 3, l’8 giugno scorso, era stata rinvenuta in strada San Vito Revigliasco, in provincia di Torino. All’interno, sul sedile passeggero, c’era il corpo del commercialista e consulente finanziario, martoriato da sei corpi di pistola. Era imbavagliato e i polsi legati con del nastro adesivo. La scena ricordava una sorta di esecuzione ispirata alla mano della criminalità organizzata. A quattro mesi di distanza, dopo una lunga indagine, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato un uomo. Il presunto assassino è Giovanni Cordella, commerciante d’auto di 42 anni. L’uomo viveva in un appartamento di proprietà della vittima situato in un residence di Pecetto Torinese.

Nelle prime fasi dell’indagine Giovanni Cordella era finito nel mirino degli investigatori in quanto aveva fatto un’offerta di acquisto per il complesso immobiliare. Altri indizi, successivamente, hanno confermato che il commerciante d’auto fosse il responsabile dell’omicidio. Uno tra questi riguarda il fatto che il cellulare della vittima e quello dell’assassino avevano agganciato la medesima cella telefonica nella notte tra l’8 e il 9 giugno. Successivamente il commerciante d’auto aveva lasciato per qualche giorno il Piemonte, trasferendosi nel Sud Italia, al fine di crearsi un alibi.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo sono tuttavia riusciti a ricostruire nel dettaglio le varie fasi dell’omicidio. Giovanni Cordella avrebbe assassinato il commercialista a seguito di un litigio. Soltanto successivamente avrebbe poi spostato il corpo della vittima nella sua auto, nella notte, al fine di inscenare una esecuzione. Prima di allontanarsi, inoltre, avrebbe sottratto dalle tasche di Luciano Ollino una somma pari a circa 1200 euro, ovvero la quota di una rata di un affittuario che aveva appena ritirato.

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Giovanni Cordella, presunto assassino del commercialista Luciano Ollino – meteoweek.com

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino hanno raccolto in questi quattro mesi numerosi elementi. Essi ci hanno consentito di arrestare stamattina il presunto autore dell’efferato omicidio avvenuto nella collina torinese l’8 giugno scorso. Importante è stata la tempestività nell’acquisizione di tutte le immagini registrate dalle telecamere private poste nella zona dell’omicidio. Le investigazioni sono state altresì supportate da minuziosi accertamenti tecnici effettuati dai militari dell’Arma del reparto investigazioni scientifiche di Parma“, ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri di Torino, Francesco Rizzo.

Il movente

Il movente dell’omicidio, secondo quanto stabilito dagli investigatori, sarebbe da ricondurre proprio all’abitazione in cui Giovanni Cordella viveva con la moglie, di proprietà della vittima e, in particolare, alla sua compravendita. Il consulente finanziario aveva acquistato recentemente l’edificio dove si trovava l’immobile ed il presunto assassino gli aveva proposto di acquistare quest’ultimo con un mix di denaro in contanti e bitcoin. Da ciò sarebbe scaturita la fatale lite.

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Le forze dell’ordine hanno all’alba il presunto assassino e lo hanno trasportato nel carcere di Torino. L’uomo è adesso accusato di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e rapina aggravata. All’arrivo dei Carabinieri presso la sua abitazione Giovanni Cordella non si è mostrato sorpreso. Gli investigatori stanno adesso cercando in casa l’arma del delitto. Finora, tuttavia, hanno trovato soltanto un giubbotto antiproiettile.

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