Covid, curva del contagio in discesa se le scuole chiudono

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Lancet. Si parla di un calo del 15% dei contagi da Covid, nel caso in cui ci fosse la chiusura dei plessi per quattro settimane.

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Le scuole potrebbero essere chiuse un’altra volta – meteoweek.com

Un calo della curva del contagio nel caso in cui le scuole dovessero essere chiuse un’altra volta. Questo è quanto emerge da uno studio, condotto e pubblicato sulla rivista specializzata Lancet. Il periodo di chiusura dei plessi scolastici dovrebbe ammontare a quattro settimane, in modo da vedere i risultati del calo del numero di positivi al Covid-19. Solo in questo caso verrebbero fuori l’impatto e l’efficacia delle misure legate alla ripresa della didattica a distanza. E in un caso del genere verrebbero fuori dei dati a dir poco incoraggianti.

Il calo della curva del contagio ammonterebbe in questa circostanza al 15%. D’altronde, in base a ciò che è stato portato alla luce dallo studio, la chiusura delle scuole ha già mostrato in passato effetti benefici. Anche perchè in questo caso la riduzione dell’influenza sarebbe evidente, e di conseguenza i picchi delle epidemie tarderebbero ad arrivare. Fino ad arrivare al punto in cui gli eventuali focolai, provocabili dalle riunioni di alunni e docenti nella stessa struttura, non verrebbero mai a provocarsi.

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Potrebbe trattarsi di una decisione, qualora venisse adottata, in grado di provocare delle spaccature anche in seno al Governo nazionale. Sappiamo bene che parte della squadra di ministri sta valutando con grande forza la chiusura delle scuole per tornare alla didattica a distanza. Un piano per cercare di ridurre la diffusione del Covid nel nostro Paese, ma che troverebbe il parere contrario di Lucia Azzolina. Se non altro per i grandi investimenti richiesti – e in parte effettuati – attraverso le proposte fatte dal ministro dell’istruzione.

Roberto Burioni ha portato in Italia il testo di Lancet – meteoweek.com

Il testo pubblicato dalla rivista Lancet è stato riproposto in Italia da Roberto Burioni. Il noto virologo ha riportato il passaggio in cui si legge che “la chiusura delle scuole da sola potrebbe ridurre la trasmissione del 15% dopo 28 giorni“. Ma oltre agli effetti dell’interruzione della didattica sul posto, lo studio sottolinea anche le conseguenze di un’eventuale riapertura. “Con la ripresa delle lezioni in presenza – si legge – la trasmissione potrebbe nuovamente aumentare del 24% dopo 28 giorni“.

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Non siamo stati inoltre in grado – prosegue lo studio – di valutare l’effetto della riapertura di diversi livelli di scuola: per esempio, scuole elementari e medie. Poiché l’effetto potrebbe differire per fasce di età all’interno di bambini e adolescenti in età scolare. Un rapporto ha rilevato che i bambini di età inferiore ai 5 anni con COVID-19 da lieve a moderato avevano elevate cariche virali nel rinofaringe rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, e quindi potevano potenzialmente essere importanti fattori di trasmissione nella popolazione generale”.

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