Tra gli artisti più apprezzati e conosciuti del mondo dello spettacolo, Renato Zero ha di recente parlato di Loredana Bertè, rispondendo ad alcune dichiarazioni della cantante nella biografia pubblicata qualche anno fa. 
Renato Zero e Loredana Bertè
Nel corso di una recente intervista rilasciata a Il Messaggero, Renato Zero ha parlato del rapporto di amicizia con Loredana Bertè che al quanto pare si è raffreddato, soprattutto dopo le dichiarazioni della cantante nella sua biografia pubblicata nel 2016. Loredana Bertè, infatti, aveva scritto: “Penso che Renato mi abbia usato per l’intero arco della nostra amicizia. Non faremo più pace. Non lo perdono”.
Parole che non sono passate di certo inosservate, con Renato Zero che ha di recente risposto: “Quello che avevamo da dirci ce lo siamo detti in 35 anni di amicizia. Ormai abbiamo preso strade diverse. È giusto che lei viva la sua vita e io la mia”. 
Renato Zero sul coronavirus
L’artista, che a settembre ha compiuto 70 anni, spera di poter organizzare un grande concerto nel 2021, coronavirus permettendo: “Sì. Mi piacerebbe che ci fossero Gigi D’Alessio, Massimo Ranieri, Bocelli, Mario Biondi, Tosca, tutti colleghi con i quali in passato abbiamo fatto cose preziose”.
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A proposito di Covid, come riportato da Adnkronos, Renato Zero ha dichiarato: “Noi italiani abbiamo dimostrato col Covid di essere all’altezza di comprenderne la gravità e assumerci le nostre responsabilità, cambiando quasi totalmente le nostre abitudini, a discapito di una libertà che pensavamo di avere conquistato definitivamente e invece ce la siamo vista a scippare da un virus, e dal fatto che non ci siamo preparati a prevenirlo. Oggi è scandaloso che il governo non sia stato in grado di prepararsi a questa seconda ondata, con efficacia definitiva e tangibile verso i lavoratori”.
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Per poi aggiungere: “I governi dovrebbero prepararsi a queste evenienze. In passato non eravamo in grado di approntare una difesa massiccia e adeguata, oggi sì. L’avere fiducia nella politica viene meno quando i risultati sono che se non avessimo pagato le nostre tasse avremmo passato un brutto quarto d’ora, ma quando si tratta di ricevere le quote della cassa integrazione, passano dei mesi e forse quei danari non arriveranno mai. Questo lo trovo gravissimo è offensivo”. 
