Alessio, morto a 22 anni in auto. Il padre: “Non correva e non beveva mai”

Alessio Bragato, 22 anni, è morto all’alba dopo avere perso il controllo della sua auto a San Donà di Piave ed essere finito in un burrone. A trovare il suo corpo ancora agonizzante il padre, che non riesce a spiegarsi come l’incidente possa essere accaduto.

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Alessio Bragato, il ventiduenne morto dopo avere perso il controllo della sua auto a San Donà di Piave – meteoweek.com

Alessio Bragato aveva trascorso la serata a casa di una amica, poi si era messo alla guida della sua auto per tornare a casa. La Citroen C3, intorno all’una di notte, è finita in un fossato sulla strada provinciale 56 a Mussetta, a San Donà di Piave. Il ventiduenne originario di Ponte Crepaldo, frazione di Eraclea, avrebbe perso il controllo della vettura. Le cause sono ancora ignote. La fitta nebbia potrebbe avere contribuito, così come la patina viscida che rendeva scivoloso l’asfalto. A trovare il corpo del ragazzo ancora agonizzante, all’alba, il padre, che era uscito nel cuore della notte per cercarlo poiché non lo aveva trovato in camera sua. Ripercorrendo il tragitto che avrebbe dovuto portare a casa il figlio, ha trovato l’auto nella scarpata. Per il giovane, tuttavia, non c’era ormai nulla da fare. Alfio Bragato non riesce a comprendere cosa sia potuto accadere.

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Il racconto del padre di Alessio Bragato

Alessio Bragato era un ragazzo a posto. Il padre, svegliandosi alle 3.00 di notte e non vedendolo nella sua stanza, si è subito allarmato. Era strano che il ventiduenne, uscito prima di cena per andare a mangiare una pizza a casa di amici, non fosse ancora tornato. Il cellulare, inoltre, squillava a vuoto. Per questa ragione Alfio si è messo in macchina e ha iniziato a cercarlo ovunque. Dopo essersi messo in contatto con i cugini e gli amici del ragazzo ha percorso la strada provinciale che collega Eraclea, dove la famiglia abita, a San Donà di Piave, dove Alessio si trovava quella sera. Lì l’amara scoperta ed il naufragare delle speranze.

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La Citroen C3 era nella scarpata sulla provinciale 56 di Mussetta, nel tratto che prende il nome di via Unità d’Italia, quasi all’incrocio con via Circogno. Alle 6.30 del mattino, cinque ore dopo lo schianto, Alfio Bragato ha allertato i soccorsi. Il figlio era incastrato nell’abitacolo della sua auto, ma sembrava respirare ancora. Era agonizzante. Gli operatori sanitari del 118 hanno tentato di salvare in ogni modo il ventiduenne, senza alcun successo.

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Il tratto della strada provinciale 56 di Mussetta in cui Alessio Bragato ha perso la vita – meteoweek.com

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Alfio Bragato non si dà pace. Il padre della vittima vuole chiarezza sulla dinamica dell’incidente. “Cosa è successo davvero?” continua a chiedersi. “Alessio era prudente sottolinea non correva mai e non beveva, sabato aveva trascorso il pomeriggio a Venezia e poi si era fermato a San Donà. Aveva una vita davanti, lavorava da un anno come elettricista in una ditta di San Donà, giorno dopo giorno cercava di conquistare la sua indipendenza, ogni dubbio su quanto accaduto va chiarito“. Intanto il veicolo è stato sequestrato per i rilievi e la salma è stata rimossa dall’abitacolo della vettura al fine di essere restituita ai familiari per le esequie.

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