Visite e interventi saltano causa Covid. Una paziente: senza controlli è tornato tumore

Visite e interventi saltano causa Covid. Una paziente: senza controlli è tornato tumore. E come lei molte altre persone

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L’emergenza Coronavirus sta creando davvero gravi problemi al sistema sanitario. Silvio Brusaferro, presidente Iss, ha toccato questo tasto assai dolente:”Dobbiamo cercare, come Paese, dove ci sia un bisogno di ricoveri in degenza ordinaria o in terapia intensiva, che venga garantito. Alcune regioni hanno superato la soglia critica dei posti in terapia intensiva, altre regioni sono vicine”. La conseguenza sta nella riprogrammazione delle attività “per dare priorità alla clinica dei pazienti con Sars CoV 2, dilazionando ricoveri per altre patologie. E diverse Regioni hanno superato la soglia critica“.

E per chi ha malattie per cui è essenziale l’essere tempestivi, come la mettiamo? Malattie cardiache o tumori, ad esempio. Se si analizzano gli ultimi dati sui ricoveri per i suddetti disturbi, si può notare un calo del 40/50% di visite e ricoveri. Un milione di screening oncologici rinviati, 2.500.000 viste oculistiche in meno e solo 300mila interventi per cataratta, quando prima del Covid se ne facevano 600mila.

Covid, una paziente: niente controlli, è tornato tumore

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Una 65enne di Roma, Anna, aveva vinto il cancro prima che arrivasse il Covid. Aveva un tumore al polmone non grave, si era operata e con le cure sarebbe andato tutto ok. L’importante sarebbe stato sottoporsi ai controlli ogni tot di mesi. Poi il lockdown e la difficoltà nel contattare l’ospedale per lo screening. Da qui, le cose sono cambiate, come afferma Francesco Cognetti, presidente Confederazione Oncologi, cardiologi, ematologi. “La signora ha fatto una tac a marzo”, dice Cognetti, “dopodiché per il periodo di chiusura generale non l’ha ritirata, né nessuno l’ha chiamata per avvisarla. Quando poi la va a ritirare a giugno, scopre di avere una metastasi epatica“. Adesso ha ricominciato le cure, ma resta il fatto che ha perso del tempo: “Se l’avesse saputo in tempo, avrebbe avuto maggiori possibilità di avere un beneficio dalle cure“.

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La signora Carmela invece, 70enne romana, si sente affannata. Si reca al pronto soccorso per capire cosa le stia accadendo ma ci sono tantissime persone in attesa, soprattutto malati con tosse e febbre. Al triage temono che l’insufficienza respiratoria che la donna avverte sia dovuta al Coronavirus e la mettono in isolamento. Come racconta il presidente Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Francesco Romeo, “durante quel periodo però la paziente è stata male, e così ci si è accorti che aveva una sindrome coronarica gravissima a rischio di morte improvvisa. Ed è stata operata d’urgenza”. La donna che entrata in ospedale non aveva il Covid, a causa della sala d’attesa promiscua, si è presa anche il virus. Ora, però, sta bene.

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