Dopo le multe, sindaco minacciato via social: “La tua auto prenderà fuoco”

“La tua auto prenderà fuoco”: è solo una delle minacce via social dirette al sindaco di Ponte San Nicolò, Martino Schiavon, per aver multato quattro ragazzi per il mancato utilizzo della mascherina.

Dopo le multe, sindaco minacciato via social

È accaduto a Padova nei giorni scorsi, dove un ragazzo di 21 anni ha distrutto l’auto del sindaco di Ponte San Nicolò, Martino Schiavon. Un atto vandalico messo in atto per vendicare la multa fatta dal primo cittadino agli amici del ventunenne per essere stati scoperti in giro senza mascherina. Ma non è finita qui: dopo l’auto sfasciata davanti a casa, arrivano le minacce. In particolare, il sindaco di Ponte San Nicolò ha multato quattro giovani in zona San Leopoldo per il mancato utilizzo della mascherina. “Sei un bullo che hai fatto multare ragazzi disoccupati”, “Se si parla di portare soldi nelle casse del Comune va tutto bene”, “La prossima volta l’auto prenderà fuoco”: sono alcuni dei messaggi postati su un social network locale. Immediato il dissenso espresso da molte persone, le quali hanno invitato gli autori delle frasi a vergognarsi e chi di dovere a prendere provvedimenti drastici. Messaggi che l’amministratore della pagina Facebook “Sei di Ponte San Nicolò se…” ha subito eliminato. Eppure, il primo cittadino annuncia denunce e si dice sconcertato dalle dinamiche che stanno emergendo.


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“Se il confronto è civile, non mi tiro indietro. Se si colpisce la mia persona, si può risolvere la cosa senza problemi. Ma quando alcune frasi ed episodi vanno a ledere la serenità della mia famiglia non ci sto più”: ha dichiarato il sindaco. Schiavon ha poi aggiunto: “Ho dato mandato ai miei legali di formalizzare denuncia verso chi ha ipotizzato l’incendio della mia vettura e in un altro post, anche questo poi rimosso, l’incendio della mia casa”. Una situazione diventata per il primo cittadino ormai insostenibile soprattutto relativamente ad una certa quiete familiare, persa in questi giorni: “I miei familiari ora hanno paura, vivono con l’incubo che qualcuno possa mettere in atto altri gravi comportamenti dopo l’atto vandalico contro la mia auto. Sto valutando se far allontanare la mia famiglia da Ponte San Nicolò in attesa che la situazione si calmi. Quando si sfocia nella vigliaccheria divento una furia”.


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L’episodio delle minacce è già al vaglio dei carabinieri di Ponte San Nicolò. Intanto i militari dell’Arma sono in attesa di avere gli esiti dell’esame del Dna estrapolato dalle chiazze di sangue lasciate dal vandalo la settimana scorsa sulla Ford S-Max del sindaco. I carabinieri stanno proseguendo con un’attività di costante controllo degli obiettivi sensibili del paese, a cominciare dall’abitazione del primo cittadino. A Ponte San Nicolò esiste una compagnia di circa 35 giovani che da parecchi mesi sta creando scompiglio. Nel frattempo la comunità di Ponte San Nicolò e gli amministratori locali hanno espresso la massima solidarietà al primo cittadino.

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