Regno Unito, Lee Cain annuncia dimissioni: no alla promozione a capo gabinetto Johnson

Attriti a Downing Street: proprio durante il periodo più difficile della pandemia, Lee Cain si dimette e rifiuta la promozione a capo gabinetto Johnson. Alcune fonti riportano scontri sotterranei con la fidanzata del premier.

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Lee Cain – foto via The Guardian

Colpo di scena a Downing Street, proprio durante il secondo lockdown nazionale imposto dal governo per frenare la seconda ondata contagi da coronavirus, per fermare quei numeri che ieri hanno fatto salire a oltre 50.000 il totale dei morti censiti nel Regno Unito. Lee Cain, uno tra i più stretti collaboratori di Boris Johnson, ha annunciato le sue dimissioni da capo dell’ufficio stampa. Una decisione inaspettata, arrivata tra l’altro proprio mentre sembrava che potesse diventare il nuovo capo gabinetto del primo ministro.

La lealtà di Cain a Johnson era considerata più forte di quella di Cummings: l’ex giornalista di tabloid era vicinissimo al premier Tory fin da quando era ministro degli Esteri, ed è stato acceso veterano della campagna di Vote Leave al referendum sulla Brexit del 2016. Tanto che pare che la promozione a capo gabinetto gli sia stata offerta da Johnson in persona.

Come spiegato dai giornalisti di The Guardian, alcune fonti interne a Downing Street hanno aggiunto che il ruolo di Cain era diventato strategico già da diverso tempo, soprattutto quando nel mese di aprile Johnson è stato ricoverato in ospedale per coronavirus e anche Cummings si era ammalato. La sua forte vicinanza a Cummings (al quale Cain era legatissimo), tuttavia, pare abbia creato attriti mentre il governo lottava con la crisi pandemica, mentre alcune fonti interne hanno speculato anche sulla probabile tensione tra Cain e Carrie Symonds – altra ex consigliera speciale e attuale fidanzata del primo ministro.

Lee Cain e Boris Johson - meteoweek.com
Lee Cain e Boris Johson – foto via Daily Mail

Nel suo annunciare le dissimioni, però, Cain ha cercato di evitare tutte le possibili polemiche pubbliche, e si è definito “onorato” di aver potuto servire il governo. D’altra parte, lo stesso Johnson ha risposto all’ormai ex collaboratore ringraziandolo con un caloroso tributo.


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Secondo quanto riportato dalle penne della BBC, pare comunque che Cummings sia attualmente intenzionato a restare al suo posto, nonostante l’addio pervenuto dal fedelissimo Cain. Secondo quanto riportato dal Times, però, sarebbe proprio lui il vero bersaglio di Carrie Symonds, in quella che ha assunto una sfida sotterranea tra chi debba avere maggiore influenza sul primo ministro Boris Johnson e l’esecutivo britannico.


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Ad ogni modo, a sostituire il dimesso Lee Cain sarà James Slack, ex firma del Daily Mail e attuale portavoce del premier. Slack prenderà il posto come capo dell’ufficio stampa, e dovrà perciò rinunciare alla nuova funzione di “volto ufficiale” dei futuri briefing televisivi di Downing Street concepiti sul modello statunitense. A questo scopo, allora, pare verrà ingaggiata Allegra Stratton, ex giornalista della BBC e presunta “alleata” di Carrie Symonds.

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