Mirabelli (Pd): “Nuovi emendamenti per evitare sovraffollamento in carcere”

Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd, ha svelato la presenza degli emendamenti nel decreto Ristori. “I protocolli sono utili ed efficaci, ma gli spazi non sono sufficienti”, dichiara Mirabelli.

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Parla Franco Mirabelli – meteoweek.com

I problemi causati dalla diffusione del Covid-19 si estendono a macchia d’olio su tutto il tessuto sociale del nostro Paese. Non emergono solo i problemi di salute, tra la gente costretta all’isolamento domiciliare e quella ricoverata negli ospedali. E oltre alla sempre più complicata situazione economica e del mondo del lavoro, non mancano le problematiche all’interno delle carceri. Fin dall’inizio della prima ondata primaverile non sono mancati i disagi, ma nel frattempo il Governo e la polizia penitenziaria hanno dato fondo alle proprie energie per scongiurarli in chiave futura.

A ribadirlo è stato anche Franco Mirabelli. Il vice presidente dei senatori del Partito Democratico ne ha parlato durante un’intervista rilasciata per Il Riformista. Il deputato dem ha sottolineato i problemi e le soluzioni che ne conseguono: “La situazione che si sta determinando nelle carceri italiane, a causa della ripresa così significativa dei contagi, si somma ai problemi patologici del nostro sistema penitenziario e richiede attenzione ed interventi da parte della politica e delle istituzioni. I protocolli adottati sono utili e efficaci ma si scontrano, innanzi tutto, con la carenza di spazi“.

Mirabelli ha anche sciorinato qualche numero, per sottolineare la vera e propria emergenza che si sta vivendo nelle case circondariali italiane. “A ieri erano detenute 54.767 persone mentre i posti regolamentari disponibili sono 47.131 – ha svelato – . Si ritorna quindi a verificare un sovraffollamento significativo, non superiore a quello di fasi precedenti, ma che oggi, in piena pandemia, diventa un grande problema da affrontare e da risolvere“. Per questo motivo è necessario correre ai ripari, ma il vice presidente dei senatori del Pd svela la grande novità.

Il sovraffollamento delle carceri è sotto gli occhi di tutti – meteoweek.com

All’interno del nuovo decreto Ristori, infatti, ci saranno alcuni emendamenti che serviranno proprio a combattere questa emergenza. “Le misure introdotte tempestivamente dal Governo nel Decreto ristori – dichiara Mirabelli in tal senso – , che in sostanza prorogano quelle decise a marzo, sono importanti ma non sufficienti. Raccogliendo l’appello di molte associazioni, di molti garanti sul territorio, della Caritas e delle Camere penali il Partito Democratico presenterà emendamenti al testo del decreto al fine di ridurre la popolazione carceraria“.

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Mirabelli ha svelato anche quali saranno le misure sostenute dal suo partito: “L’innalzamento da sei mesi ad un anno del limite della pena da scontare al di sotto del quale sarà possibile andare agli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico, escludendo, da questa come dalle altre misure che proponiamo, i condannati ai reati del 41bis (mafia, terrorismo, reati in famiglia e stalking); l’aumento di 30 giorni dello sconto di pena per ogni semestre a chi ha già goduto della riduzione della pena per buona condotta per anticipare, come si è già fatto in passato, la fine della carcerazione; il rinvio dell’emissione degli ordini di esecuzione, a seguito di una condanna, delle pene detentive inferiori ai 4 anni“.

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Ma c’è di più: “Inoltre basterà sostituire nel testo attuale una “e” con una “o” per consentire, a chi ha già accesso a permessi premio o a permessi per il lavoro esterno, di restare temporaneamente fuori dagli istituti: si tratta di persone che, usufruendo già di quei provvedimenti non pongono problemi di sicurezza“. In ogni caso, il Pd attraverso il suo senatore ribadisce l’importanza di questi provvedimenti: “Sono misure urgenti che aiutano il governo degli istituti carcerari, norme di buon senso, suggerite e sostenute da chi, con ruoli diversi, lavora in carcere, che possono dare un contributo importante a migliorare la difficile situazione delle nostre carceri“.

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