Vaccino Covid, la virologa Capua: “Chi si vaccina non si ammala ma può infettare gli altri”

L’Ue sigla l’accordo con Moderna per la fornitura del vaccino anti Covid-19, ma nel frattempo la virologa Iaria Capua spiega: “Chi si vaccina non si ammala ma può infettarsi e infettare gli altri se non indossa la mascherina”.

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foto di repertorio, via web – vaccino anti Covid, Ilaria Capua

Con l’annuncio della presidente della Commissione europea von der Leyen, che ha confermato l’accordo con Moderna per i vaccini anti Covid-19 per i quali oggi si firmerà un contratto di fornitura da 160 milioni di dosi, sta aumentato lo spirito d’ottimismo che vede la fine – o quanto meno un sostanziale contenimento – della pandemia entro i prossimi mesi del 2021. Anche se, spiega Ilaria Capua (direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida), vaccinarsi non significherà ridurre completamente il rischio di contrazione del virus.

“Il vaccino non è la panacea”

“Il vaccino anti Covid-19 protegge dalla malattia. Ma, da vaccinato, posso andare in giro come se fossi sicuro al 100%? La risposta è no. La vaccinazione, infatti, è efficace contro la malattia, ma contro l’infezione non lo è al 100%. Sicuramente riduce moltissimo la quantità di virus che si elimina”. Queste le parole di Ilaria Capua, pronunciate durante il suo intervento in trasmissione a Dimartedì (in onda su La7). Questo poiché, ha spiegato la virolga, “esistono pochissimi vaccini che danno immunità sterile, cioè tali che, se incontro il virus, sono totalmente impermeabile”.


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Di conseguenza, “se io sono vaccinato, ho una barriera che mi protegge dall’effetto nocivo del virus, ovvero dalla malattia”. In questo senso, allora, chi “si vaccina contro il Covid, non si ammala”, tuttavia “può infettarsi e trasmettere quell’infezione se non indossa la mascherina“.

Per questo motivo la virologa ha poi sentenziato: “Non è che quando arriverà il vaccino saremo liberi tutti, come se niente fosse, anche perché ci vorranno mesi per vaccinare tutta la popolazione, servirà un’organizzazione molto ben pensata, saranno eventualmente necessari anche un piano B e un piano C. Il vaccino non è la panacea, è uno degli strumenti che ci accompagneranno al di là della pandemia“.


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Capua, infine, ha lanciato un ultimo appello per quanto riguarda la gestione delle vaccinazioni, esprimendosi anche sulla possibilità di rendere la somministrazione obbligatoria a tutti i cittadini. “Io farò il vaccino e mi farò anche una foto – ha evidenziato la virolgoa – ma aspetterò il mio turno. Il vaccino non sarà disponibile per tutti e quindi bisognerà fare in modo che tutte le categorie più a rischio lo facciano. Si tratta di un esercizio di grande responsabilità collettiva. Renderlo obbligatorio? Io credo che quando si vedrà che la vaccinazione tutela veramente la salute pubblica, diventerà assolutamente volontaria anche da parte dei più scettici”.

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