Chi è Guido Longo, il nuovo commissario alla sanità della Calabria

Guido Longo, 67 anni, è il nuovo commissario alla Sanità della Calabria. Prefetto di Vibo Valentia, vanta un curriculum di tutto rispetto.

Abbiamo finalmente un nome, un volto e una persona alla guida della Sanità in Calabria. Trattasi di Guido Longo. Dopo ipotesi, errori, sbagli, nomi, cognomi, ecco finalmente un nome che sembra essere certo. Resta da capire, certamente, quanto durerà. Ma chi è Guido Longo? 67 anni, il suo curriculum è in realtà di primissimo piano e di tutto rispetto.  Già dirigente di Squadra mobile, Dia e Servizio centrale, è stato questore di Caserta, Reggio Calabria e Palermo. Ha ricoperto anche il ruolo di prefetto di Vibo Valentia. Alle sue spalle, ci sono importanti operazioni antimafia e la cattura di numerosi latitanti. A luglio, dopo la delibera sullo scioglimento del Consiglio comunale di Partinico da parte del Consiglio dei ministri, è stato inserito nella commissione straordinaria composta anche da Maria Baratta, viceprefetto aggiunto; e Isabella Giusto, funzionario economico-finanziario.

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E così, il Governo ha deliberato “di affidare al Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro della Regione Calabria l’incarico prioritario di attuare i Programmi operativi 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica”. Intanto, Giuseppe Conte twitta“Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”.

Questo invece il commento del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, via Facebook: “La nomina del Prefetto Guido Longo, un uomo che da sempre si è battuto per la legalità e contro la criminalità organizzata, è la scelta giusta per la sanità calabrese. Con questa decisione lo Stato saprà far sentire la sua presenza”.

 

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