Ragazze con il ciclo, vietato mancare da scuola. Vicepreside: “I disagi parte dell’esser donne”

“I disagi e gli svantaggi fanno parte dell’essere donne”: così la vicepreside di un’accademia inglese ha scritto in un’e-mail inviata a dodici studentesse della propria scuola. L’e-mail ha inevitabilmente scatenato critiche e polemiche.

Ragazze con il ciclo. Vicepreside: “I disagi parte dell'esser donne”La vicepreside di un’accademia inglese ha sollevato un polverone di polemiche dopo un’e-mail nella quale ha sostenuto che le ragazze durante il ciclo mestruale non possono assentarsi perché “i disagi e gli svantaggi fanno parte dell’essere donne”. Tutto ciò proprio mentre la Scozia diventa il primo Paese al mondo ad offrire gratuitamente alle proprie cittadine assorbenti e altri beni di prima necessità. In particolare la vicedirettrice della Oxford Spires Academy, Jackie Watson, ha scritto a dodici studentesse della propria scuola, di età fra i 16 e i 18 anni, che il loro ciclo mestruale compreso di dolori e disagi non è una giustificazione sufficiente per saltare le lezioni. A destare maggior scalpore è stata la giustificazione annessa dalla vicepreside alla sua decisione, ovvero: “Imparare a convivere con questi disagi fa parte dell’essere donna”. La vicepreside ha poi aggiunto che antidolorifici e borse dell’acqua calda verranno fornite dalla scuola. L’intento della dirigente è quello di invitare i propri studenti a non rinunciare, se non per emergenze gravi, alla propria istruzione. Per questo motivo, d’ora in poi non verrà più accettato come giustificazione per le assenze il proprio ciclo mestruale.

Ragazze con il ciclo. Vicepreside: “I disagi parte dell'esser donne”


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Tra le critiche, quella di una studentessa che ha così replicato: “Ovviamente capisco che le persone non possano mancare da scuola per tutta la durata del loro ciclo mestruale, ma nessuno ha mai provato a far questo. Personalmente, alcuni giorni provo forti dolori, a volte non riesco a camminare, svengo o vomito. In quella situazione non mi sento in grado di andare alle lezioni”. Alla vicepreside ha risposto anche un’insegnante, Bernadette Young, con un tweet: “Mi piacerebbe tenere delle lezioni sull’endometriosi alla Oxford Spires Academy, e sul ritardo dannoso con il quale le ragazze e le donne arrivano alla diagnosi, perché gli è sempre stato detto che il loro dolore è qualcosa che devono accettare e basta. Le nostre ragazze meritano di meglio”.


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Anche Tina Leslie, fondatrice dell’associazione Freedom4Girls, ha sottolineato come l’e-mail sia stata inviata anche agli studenti maschi di quella fascia d’età e ha aggiunto: “Questo non fa altro che portare i ragazzi a pensare che tutto ciò non sia un errore e che non debbano essere comprensivi ed empatici con le proprie compagne. Ci sono ancora troppi stigma e tabù sul ciclo mestruale”. Solo dopo aver ricevuto questi commenti, la vicepreside della Oxford Spires Academy si è scusata per aver inviato il messaggio anche ai ragazzi.

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