Usa 2020: e alla fine Donald Trump si arrese alla sconfitta

Donald Trump ha annunciato di voler riconoscere la vittoria di Joe Biden, se verrà certificata da i grandi elettori. Ed era ora. 

Donald Trump è ancora il Presidente degli Stati Uniti d’America. La scadenza del suo mandato è fissata per il 20 gennaio 2021 ma per tutti il Repubblicano è ormai già fuori dalla Casa Bianca. Quest’ultimo, intanto, dopo la tornata elettorale ha avuto l’atteggiamento da bambino nervoso e capriccioso; da colui, cioè, che non accetta di aver perso proprio quando ha perso. Solo questa mattina, con gioia del mondo, Donald Trump ha annunciato che se il collegio elettorale degli Usa certificherà la vittoria di Joe Biden, lascerà allora la Casa Bianca.

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Era ora, comunque, che Trump mostrasse primi segni di cedimento e stamattina, finalmente, le sue parole sono suonate come una resa. Il ticket del presidente eletto ha passato la soglia degli 80 milioni di voti, nel dettaglio 80.026.721: record assoluto. Ma dallo staff di Donald Trumo, comunque, non c’è comunque un riconoscimento della vittoria. Il Presidente uscente continua a insistere sul fatto che le elezioni siano truccate: “Al 100%”, dice. Ne è sicuro, insomma. Ma quanto ancora potrà resistere? Che quello di stamattina sia, forse, un primo segnale di resa da parte di Donald? Che, intanto, si è rifiutato di rispondere alla domanda se parteciperà alla cerimonia di giuramento di Joe Biden. Il Presidente ha però ri ferito di avere già una risposta sulla sua presenza all’Inauguration day; ma di non volerla rivelare.

Intanto, i grandi elettori sono chiamati ad una sfida: votare il prossimo 14 dicembre. La proclamazione al Congresso del nuovo presidente è fissata il 6 gennaio, mentre il giuramento – e l’ingresso ufficiale alla Casa Bianca – è fissata per il 20 gennaio. Anche Trump, comunque, è chiamato alla sfida: riconoscere di aver perso. 

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