Stefano D’Orazio, come è morto il batterista dei pooh

Ieri sera, Stefano D’Orazio ci ha lasciati. In questo 2020, se ne va così un altro personaggio, che noi tutti abbiamo amato. 

Nella serata di ieri, a dare il primo annuncio di questa terribile notizia, è stato Bobo Craxi sul suo account Twitter. A seguire, anche Red Ronnie ha omaggiato con un post la scomparsa del celebre batterista.

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Si sono poi accodati i suoi amici storici dei Pooh, che lo hanno accompagnato in tutto il suo percorso di vita e musicale. “Era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato“, ha infatti annunciato Roby Facchinetti, “oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia“. Stefano lascia la moglie Tiziana Grandoni, sua compagna da tempo e con cui si era sposato nel 2017.

Ma com’è morto il grande Stefano D’Orazio? Lo scriviamo qui.

Stefano D’Orazio morto a 72 anni: ecco come

Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, è morto ieri sera all’età di 72 anni. La notizia del suo cattivo stato di salute non era stata rivelata da nessuno in questi giorni.

Da quanto detto ieri sera al momento della sua morte, Stefano era già ricoverato da una settimana per Covid-19. Loretta Goggi, durante la trasmissione ‘Tale e Quale Show, ne ha però dato notizia affermando che D’Orazio aveva una malattia pregressa ed era stato da qualche tempo contagiato anche dal terribile Coronavirus.

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Il Covid ha quindi dato al componente dei Pooh il ‘colpo di grazia‘ dato che, secondo quanto rivelato ieri, Stefano era già malato da tempo. Non è stata però esplicitata dalla famiglia quale malattia avesse, e da quanto tempo ne soffrisse.

Stefano D’Orazio e il legame con i Pooh: fratelli per sempre

In tutta la vita di Stefano D’Orazio, ad affiancarlo in ogni momento ci sono stati gli altri tre componenti dei Pooh: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian.

Sono stati proprio loro ieri, tra i primi che ne hanno dato l’annuncio, a salutarlo sui rispettivi profilo social. “Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti“, hanno scritto i tre, “ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con sé stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano…“.

Al saluto della band si è unito anche Riccardo Fogli che, con Stefano, ha condiviso un lungo percorso artistico.

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Stefano D’Orazio è stato infatti strumentista, autore e scrittore con i Pooh per quasi quarant’anni, dal 1971 al 2009, e poi il 2015 e il 2016 quando il gruppo ha detto addio alle scene. Dopo anni di successi con la band, Stefano aveva svoltato la sua carriera grazie al musical e alla scrittura, con successi come ‘Aladdin‘, ‘Pinocchio‘ e ‘Mamma mia!‘. Lo scorzo marzo, il musicista aveva scritto il testo di ‘Rinascerò rinascerai‘ per il suo amico Roby Facchinetti, brano dedicato alla città di Bergamo, realizzato proprio durante l’emergenza Coronavirus.

Ironia della sorte: è stato proprio il Covid a portarlo via… 

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