Coronavirus, è stata somministrata la prima dose di vaccino in Gran Bretagna

Al via in Gran Bretagna con le somministrazioni dei vaccini. Questa mattina, a riceverlo è stata una 90enne. 

E’ iniziata, in Gran Bretagna, la somministrazione del vaccino alla popolazione. La prima dose è stata somministrata ad una signora novantenne, Margaret Keenan, che compirà 91 anni la settimana prossima. La vecchietta ha ricevuto il vaccino Pfizer-BionTech questa mattina alle ore 6:31, le 7:31 in Italia, riferiscono fonti della Bbc, nell’Ospedale universitario di Coventry. Margaret verrà richiamata tra 21 giorni per effettuare una seconda vaccinazione per assicurarsi di avere le migliori possibilità di essere protetta dal virus.

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Il piano del Regno Unito, nonostante rimangano molte perplessità sull’efficacia, sui tempi, sulle categorie che ne beneficeranno per prime, di fatto stringe la corsa ai vaccini in Europa a dicembre. Il Regno Unit, in testa, ha battuto tutti gli altri sul tempo. Intanto, dall’Ue, si ribadisce che i vaccini devono essere per tutti gratuiti, ma non obbligatori. A dirlo è Sandra Gallina, direttore generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea, che qualche giorno fa ha fatto un punto della situazione sul fronte vaccini davanti alle commissioni Sanità e Politiche Ue del Senato.

Gli accordi dell’Ue

Dopo aver firmato un contratto con CureVac, azienda farmaceutica tedesca, la Commissione Europea ha da poco raggiunto l’accordo con l’americana Moderna per l’acquisto di 500 milioni di dosi di immunizzanti. I contratti così firmati sono quindi sei: AstraZeneca; Sanofi-Gsk; Johnson & Johnson; BioNTech-Pfizer e le già due citate CureVac e Moderna. Secondo quanto riferito da Ursula Von der Leyen, la speranza è che tutti gli Stati membri dell’Unione possano essere messi in condizione di accedere ai vaccini, secondo una distribuzione delle dosi calibrata alla popolazione di ciascun Paese. D’altra parte, la farmaceutica americana Moderna ha lanciato parole di fiducia nei confronti della Commissione Europea. “Affrontare la pandemia non è facile, ma siamo orgogliosi del fatto che Moderna sia in grado di svilupparsi in questo sforzo globale”, ha dichiarato la società.

 

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