Ospite, nella scorsa puntata, del programma di Rete 4, Fuori dal Coro, condotto dal giornalista Mario Giordano, la cantante e conduttrice Iva Zanicchi si è scagliata contro il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ecco le sue parole.
L’attacco di Iva Zanicchi
Nella scorsa puntata di Fuori dal Coro, in onda su Rete 4 e condotto dal giornalista Mario Giordano, si è parlato dell’emergenza sanitaria e le attuali disposizioni del Governo in merito alle feste natalizie. Ospite in studio, tra gli altri, la cantante e conduttrice Iva Zanicchi, da poco guarita dal Covid e che, per colpa di questo terribile mostro, ha perso pochi giorni suo fratello.
La cantante ha attaccato frontalmente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Io sto morendo e lui fa la conferenza stampa con tutti i giornalisti per dire che la fidanzata, poverina, era disturbata e lui gli ha dovuto dare la scorta?”. Zanicchi si riferisce alla conferenza stampa organizzata da Palazzo Chigi per spiegare la vicenda della scorta del Premier usata – si accusa – dalla compagna di Conte, Olivia Palladino, per tenere lontano un giornalista del programma Le Iene. Palladino si è rintanata in un supermercato vicino alla sua abitazione nel tentativo di sfuggire alle domande.
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La perdita del caro fratello
La cantante, nei giorni scorsi, ha dovuto piangere la scomparsa del suo amato fratello Antonio, di 77 anni. Anche lui era stato ricoverato a causa del Covid, ma purtroppo non ce l’ha fatta.
Iva Zanicchi, in una recente intervista a Novella 2000, ha raccontato di aver commesso una leggerezza durante i festeggiamenti di una comunione, evento in cui si sarebbe infettata: “Sono venuti a casa e non ho resistito: li ho baciati tutti”.
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Iva Zanicchi rincara la dose
La cantante ha inoltre ribadito di non condividere le ultime scelte dell’Esecutivo. Ha spiegato la cantante: “C’è un comune in Emilia che da una riva all’altra non si possono vedere perché cambia comune, dai suvvia”.
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E al Presidente Conte dice: “Ma si faccia un esame di coscienza, ma davvero, per favore, certe cretinate, certe stupidate”.
