“Mio figlio è gay, spezzagli le dita”: assolda picchiatore per rovinare la carriera al chirurgo

Un pensionato di 75 anni assolda un picchiatore affinché spezzi le dita al figlio gay: voleva rovinargli la carriera da chirurgo. L’uomo se l’era presa anche con la moglie e con il compagno del figlio.

fa spezzare le dita figlio gay - meteoweek
foto di repertorio – fa spezzare le dita figlio gay – meteoweek

Non poteva sopportare che il figlio, uno stimato chirurgo di 43 anni, fosse gay. E non poteva sopportare come si era fatto fotografare al mare, in Francia, insieme a un noto attore. Per questa ragione un uomo di 75 anni, libero professionista in pensione, aveva deciso di assoldare un criminale per picchiare il sangue del suo sangue, così da rovinargli la carriera.

I fatti risalgono al 2017, ma soltanto oggi si è chiuso il capitolo di questa difficile vicenda. All’anziano ora spettano due anni di carcere per lesioni aggravate, e stalking davanti, a seguito del processo avvenuto davanti al gup Ludovico Morello, nel tribunale di Torino. A “tradirlo” è stato lo stesso picchiatore a cui aveva promesso 2500 euro, che ha piuttosto raccontato tutto a suo figlio.

Rende al figlio gay la vita impossibile 

La vicenda risale al 2017, e inizia quando il chirurgo viene fotografato al mare in Costa Azzurra con un noto attore, finendo tra le pagine delle riviste scandalistiche. Una notizia che ha fatto infuriare il pensionato, che già da un anno sapeva della sua omosessualità (presa con relativa “tranquillità”). L’anziano ha perciò perso le staffe, aggredito il figlio, fatto aggredire il suo compagno, e se l’è presa anche con sua moglie.

Fino a che, nell’aprile dello stesso anno, non decide di assoldare addirittura un criminale per picchiare il figlio, in cambio di una ricompensa di oltre 2mila euro. Lo scopo è quello di spezzargli le dita, così che la sua carriera di chirurgo possa finire in frantumi. Una vendetta, quella mossa dal padre, che mira a punire il 43enne per la sua omosessualità: al criminale, addirittura, il pensionato racconta di quanto sia “un poco di buono”, “un delinquente”. Tanto che già a febbraio aveva già assoldato altri due uomini, affinché malmenassero il compagno del figlio (finito poi in ospedale).

Ma nel corso degli ultimi e lunghi pedinamenti, il bandito di origine romena riesce a trovare alcun riscontro nei racconti del padre: nessun delinquente, nessun poco di buono, nessun legame con la criminalità. Quello che stava seguendo da due settimane è un uomo comune, normalissimo. Un colpo di scena inaspettato, quello avvenuto all’insaputa del pensionato: dopo che il picchiatore ha raccontato tutto al chirurgo, i due si sono organizzati per metter su una messinscena – con tanto di foto a testimoniare il presunto “pestaggio” – per imbrogliare il padre.

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Vittime anche sua moglie e il compagno del figlio

Da quel momento, però, il 43enne ha cominciato a vivere nel terrore che l’anziano potesse continuare a tramare qualcosa contro la sua incolumità e contro quella dei sui cari. Trova però il coraggio di denunciarlo nel maggio 2018, stanco delle persecuzioni che il padre continuava a perpetrare nei suoi confronti (chiamandolo costantemente “finocchio”), così come verso il suo compagno e persino verso sua madre.

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Dopo due anni, la vicenda si è conclusa ieri, martedì 15 dicembre 2020, davanti al giudice Ludovico Morello. L’imputato dovrà scontare una pena di due anni per atti persecutori e lesioni aggravate, ma non dovrà risarcire le vittime. Insieme alle violenze nei confronti del figlio, gli sono stati contestati gli atteggiamenti violenti nei confronti dell’ex moglie, che ha scelto il divorzio dopo 42 anni di matrimonio.

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