La maestra vittima di revenge porn, l’audio choc della preside: “Ce l’ho a morte con lei”

L’insegnante, vittima di revenge porn, in provincia di Torino, è stata licenziata. Ma qual è la sua colpa? Il 26 Marzo 2018, la donna aveva scoperto da un’amica che l’ex fidanzato aveva condiviso, in una chat Whastapp con gli amici, alcune foto che la ritraevano in pose erotiche. La giovane aveva così confessato l’accaduto alla Preside della sua scuola che le aveva consigliato di licenziarsi “per evitare che il nome della struttura venisse infangato”. Non solo. La Preside la aveva anche accusata, in seguito all’accaduto, di essere “incompatibile con il ruolo di educatrice”. Ma la maestra è vittima o colpevole?La maestra è vittima o colpevole?

Vittima o colpevole?

La donna ha subito umiliazione da parte del suo ex, perché colpevolizzarla? Le foto diffuse erano altamente private e la maestra non aveva dato alcun consenso per renderle pubbliche. Eppure, la giovane donna ha pagato le conseguenze per un gesto tanto ignobile. A scuola, la donna, non è stata più vista con gli stessi occhi, ma non si è arresa. A testa alta, ha voluto mantenere il suo onore e non si è licenziata, eppure la Preside ha fatto di tutto per ostacolarla. «. Ce l’ho a morte con lei e non voglio nemmeno vederla», ha dichiarato la donna in una chat whastapp con le altre insegnanti. Ciò che contava per la Preside era esclusivamente l’immagine della scuola. Nessuno ha domandato alla maestra come stesse davvero? Il revenge porn è un reato, e l’unica colpa della maestra è quella di essere vittima di tale abuso.

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La maestra è vittima o colpevole?

Le testimonianze

L’audio della Preside è stato, inoltre, portato in tribunale, accompagnato da un’altra testimonianza: “Per quella storia la collega stava male, era sconvolta. Noi cercammo di consolarla, di starle vicino, manifestammo il nostro affetto con abbracci e pacche sulla spalla. La preside le consigliò di prendersi un periodo di riposo e la lasciò libera di decidere se dimettersi o meno. Era la nostra collega, dopo la riunione, a volersi dimettere: disse che non se la sentiva di guardare in faccia i genitori e i bambini”. Ma la situazione è cambiata: l’insegnante ha scelto di restare, nonostante la Preside non fosse d’accordo. Quindi, la maestra è vittima o colpevole? Se la sua “colpa” è quella di essere vittima di revenge porn, allora è “colpevole” a tutti gli effetti. 

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