La variante del virus inglese mette a rischio la riapertura delle scuole?

Le scuole dovrebbero riaprire a Gennaio, dopo le festività natalizie. Ma la variante del Coronavirus inglese potrebbe cambiare gli equilibri.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla variante del virus inglese? Presto per dirlo, ma gli scenari possibili sono già tanti e le paure incalzano. La Comunità scientifica è in allarme, e dall’Organizzazione mondiale della sanità non arrivano dati incoraggianti. “La nuova variante di Coronavirus entra attraverso il naso, che diventa una porta quasi spalancata“, ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, facendo il punto sulla maggiore contagiosità della nuova variante inglese del virus. Le 3 mutazioni di cui si parla hanno dato infatti al virus la capacità di penetrare meglio all’interno delle nostre mucose, in particolare attraverso il naso. Ed è proprio a causa dell’elevata contagiosità, che a Londra i contagi sono raddoppiati negli ultimi 3 giorni raggiungendo il record da febbraio.

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Come sappiamo, il virus è già arrivato in Italia ma sembra anche che il vaccino si riveli comunque efficace contro la variante. E infatti, dice il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri, il Piano vaccini andrà avanti senza variazioni al cronoprogramma.

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Gli occhi, però, sono puntati alle scuole. La riapertura pervista per il 7 gennaio è ora di nuovo in bilico, causa variante Covid. Ha dubbi Walter Ricciardi, ma anche il virologo Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco italiana. “Mi preoccupa l’idea di riaprire tutto dopo l’Epifania, a cominciare dalle scuole”, ha affermato alla Stampa. Secondo uno studio effettuato di recente, è stato infatti dimostrato “che il rialzo esponenziale dei contagi in autunno si è generato dopo il 14 settembre. Per le scuole superiori e per l’università è perciò meglio evitare la ripresa il 7 gennaio. I più grandi sono un pericolo, per genitori e nonni”, consiglia il virologo.

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