Padova, proiettile colpisce un’auto in corsa: ferito un automobilista

Gravissimo episodio in pieno centro a Padova dove un automobilista viene ferito al torace da un proiettile vagante. Si indaga

Padova Proiettile
Il foro nel parabrezza provocato da un proiettile vagante a Padova

Episodio oscuro a Padova sul quale stanno indagando gli inquirenti della Questura: a Santo Stefano, in pieno pomeriggio, un uomo è stato colpito al torace da un proiettile vagante mentre stava transitando nella zona di via Fornace.

Padova, un proiettile colpisce l’auto

É apparentemente inspiegabile quanto è accaduto ad Arturo Masiero, un portuale in pensione di 57 anni residente a Dolo che stava attraversando Padova per andare a trovare la madre, residente a Mira. Un botto sordo, il parabrezza che va in frantumi, un dolore acutissimo al ventre. Sotto shock Arturo Masiero si ferma e chiede aiuto. É  stato colpito da un proiettile.

“Mi sono premuto il ventre, quasi un riflesso condizionato e ho sentito un oggetto – racconta il protagonista dell’incredibile episodio – sembrava un pezzo di plastica. Poi mi sono reso conto che era un proiettile e ho visto il foro sul lato sinistro superiore del vetro. Mi si è gelato il sangue nelle vene. Ho accostato e ho guardato se c’era qualcuno nelle vicinanze o delle abitazioni”.

Le strade sono semideserte in una zona per altro con pochissime case. Arriva un’ambulanza che si prende cura dell’uomo. La ferita per fortuna non è grave, è solo superficiale. Nessun rischio per gli organi vitali.

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Padova proiettile
Un proiettile simile a quello che ha ferito un automobilista a Padova (Getty Images)

Episodio inspiegabile

Arturo Masiero dopo i primi soccorsi si reca dai carabinieri di Mira per fare fatto denuncia:  “Sono stati proprio loro a darmi la conferma che si trattava proprio di un proiettile che si utilizza per abbattere i cinghiali e comunque l’hanno sequestrata”. Ma capire che cosa sia successo e perché quel proiettile abbia colpito proprio lui è inspiegabile.

Niente ricovero in ospedale in una zona duramente colpita dal Covid: “Ho preferito evitare – racconta la vittima del misterioso episodio – non ho voluto impegnare il personale sanitario già sotto stress”.

Ma non ci si spiega cosa sia successo. Difficile pensare che Masiero sia stato un obiettivo. Sembra piuttosto l’inconsapevole bersaglio di una bravata: “Spero solo che trovino questo delinquente che non trova di meglio che sparare così, a caso. Lì vicino c’è una pista ciclabile dove la gente va a pedalare e anche a correre, è frequentata anche da ragazzi e bambini”.

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Le indagini

Secondo gli uomini del comandante dei Carabinieri Massimo Andreozzi, il proiettile è stato esploso in aria o da una doppietta o da una pistola magnum con gittata fino a 300 metri e ha centrato l’auto nella sua ricaduta a terra.

Le ricerche in zona sono scattate immediatamente e sono stati ascoltati alcuni residenti che hanno confermato che da circa un’ora sentivano dei rumori sordi, pensando però a dei petardi e non certo a qualcuno che si divertiva a sparare in aria. La procura ha aperto un fascicolo, il timore è che ci possano essere altri episodi simili con conseguenze drammatiche. É evidente che se quel proiettile avesse colpito qualcuno a piedi o in bici poteva anche uccidere.

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