Nessun danno a persone o cose, solo tanto spavento. Numerose le chiamate al centro di emergenza regionale di cittadini preoccupati
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.2 è stata registrata alle 6:28 nel cento della Croazia. Secondo i dati del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 10 chilometri di profondità ed epicentro vicino la città di Petrinja. Altre due scosse di terremoto di magnitudo 4.7 e 4.1 si sono poi verificate alle 7.49 e alle 7.51 nella Croazia centrale, nella stessa regione della prima scossa.
La zona interessata dal fenomeno sismico è a circa 50 chilometri a Sud-Est della capitale Zagabria e 11 chilometri a Sud-Ovest di Sisak. Stando ai media regionali, a Petrinja ci sono stati leggeri danni materiali, con cornicioni crollati e crepe in vari edifici. Le scosse sono state avvertite anche a Zagabria e in alcune zone della Serbia e della Bosnia-Erzegovina. Nei centri colpiti dal sisma si recheranno oggi il presidente croato Zoran Milanovic e il premier Andrej Plenkovic.
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— Hai sentito il terremoto? (@hsit_ingv) December 28, 2020
Scossa avvertita anche in FVG
Il terremoto è stato avvertito distintamente in tutto il Friuli Venezia Giulia. Non si registrano però danni o problemi a persone o cose. Dai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco e dal numero unico di emergenza regionale 112 si apprende soltanto di chiamate di persone allarmate che volevano essere rassicurate sull’entità del fenomeno.
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Sui social network sono invece decine le segnalazioni relative a cittadini preoccupati dall’intensità del movimento tellurico. A partire da Trieste, la città più vicina al confine e alla zona dell’epicentro, in tanti si sono svegliati di soprassalto e numerose sono le testimonianze di persone preoccupate postate da residenti dei quattro capoluoghi regionali, ma anche da Sacile (PN), sull’altro versante regionale, al confine con il Veneto.
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Segnalazioni anche da Gemona, da Monfalcone e da tutta la Bassa friulana. A favorire la percezione del sisma sono state anche alcune circostanze: l’orario, il divieto di spostamenti che costringe in casa la maggioranza della popolazione e una fitta nevicata che sconsiglia gli spostamenti se non strettamente necessari.