Lombardia, Lega contro Gallera: “Le sue parole non ci rappresentano”

I leghisti della Regione Lombardia non hanno apprezzato le dichiarazioni rilasciate dall’assessore al Welfare Giulio Gallera sul tema vaccini.

 

Lombardia, Lega contro Gallera: "Le sue parole non ci rappresentano" - www.meteoweek.com
Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia. Credit: Giulio Gallera Facebook

È bufera nella Regione Lombardia. Le parole dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, a proposito della mancata distribuzione dei vaccini anti Covid durante i giorni festivi, non sono state gradite dai leghisti presenti nel governo regionale. La Lombardia è stato il territorio più colpito al mondo dalla pandemia di coronavirus, tanto da aver avuto il maggior numero di dosi del farmaco a disposizione. Al 31 dicembre, infatti, i vaccini disponibili erano 80.595, l’1,9% del totale. Eppure la Regione guidata dal presidente Attilio Fontana è risultata ultima per somministrazioni.

La giustificazione di Gallera

Tutta colpa delle festività. Almeno secondo Gallera che, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, ha spiegato di aver “preparato un’agenda” per la distribuzione e la somministrazione del farmaco anti Covid che non comprenderebbe i giorni festivi. “Il 31 era l’ultimo giorno dell’anno – ha spiegato l’assessore – poi ci sarebbero stati tre giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate, non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa”. Un vaccino atteso per quasi un anno, prima luce fuori dal tunnel dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Eppure per Gallera era più importante lasciare un paio di giorni di pausa al personale sanitario. L’assessore ha infine definito “agghiacciante” la classifica delle Regioni che finora hanno vaccinato più persone, forse perché la sua risulta ultima. “Per non parlare – ha concluso – di quelle regioni che hanno fatto la corsa per dimostrare di essere più brave di chissà chi”.

Leggi anche: La mozione di sfiducia della Meloni rischia di spaccare il centrodestra

Il comunicato della Regione

Non contento, lo scorso sabato 2 gennaio Gallera aveva spiegato che la campagna vaccinale in Lombardia sarebbe partita da lunedì 4 gennaio. Si tratta, secondo l’assessore in quota Forza Italia, di “una scelta ponderata e attenta, motivata anche dal fatto che nei giorni delle festività parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo, visto che dal mese di febbraio, come in nessun’altra regione italiana, è sotto pressione per la violenza con cui il virus ha colpito il nostro territorio”. Ora – stando alle sue parole – la Lombardia dovrebbe procedere al ritmo di 10 mila vaccinazioni al giorno, per poi arrivare a 15 mila.

Leggi anche: Conte cede a Renzi: i passi indietro del premier per salvare il governo

Le proteste della Lega

Da simili dichiarazioni ha preso le distanze la Lega, partito del presidente della Regione Lombardia. Il Carroccio lo ha fatto sapere con una nota: Le dichiarazioni dell’assessore non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Ma non possono comunque essere strumentalizzate dal governo per accusarci di ritardi nella campagna vaccinale”, si legge nella comunicazione ufficiale. Una presa di posizione forte, che potrebbe portare a un rimpasto di Giunta da parte del governatore Fontana. Lo ha confermato lo stesso presidente: “I punti fondamentali su cui ci dobbiamo concentrare sono sanità e ripresa economica. Se ci potranno essere condizioni per migliorare la squadra verranno sicuramente prese in considerazione”, ha detto Fontana nei giorni scorsi.

Lombardia, Lega contro Gallera: "Le sue parole non ci rappresentano" - www.meteoweek.com
Lombardia, Lega contro Gallera: “Le sue parole non ci rappresentano” – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay
Impostazioni privacy