Crisi di governo, un italiano su due non ne capisce il motivo

Siamo ad un passo dalla crisi del Governo ma la confusione è tanta. Secondo un sondaggio Ipsos per La7, gli italiani faticano a comprendere le ragioni della crisi. Matteo Renzi, insomma, è bocciato dal popolo. 

Quasi un italiano su due non ha compreso i motivi della crisi politica che stiamo vivendo. Crisi ormai ad un passo, dopo l’approvazione del Recovery avvenuta ieri in Consiglio dei Ministri con astensione, però, di Italia Viva. Eppure, gli italiani non capiscono e hanno ragione. Qual è il senso di aprire la crisi, specie se si è alla maggioranza? E’ una domanda che si fanno in molti e la cui risposta, sempre secondo molti, è: “Nessuna”. Probabilmente, più che la crisi in sé, spaventa il periodo: la crisi sociale, sanitaria ed economia che stiamo già abbondantemente vivendo e che, forse, potrebbe anche bastare così. Invece, una crisi politica non possiamo permettercela e, a fare due conti, l’alternativa Renzi piace meno di Giuseppe Conte anche a coloro i quali non gradiscono quest’ultimo. Secondo un sondaggio realizzato da Ipsos per la trasmissione Dimartedì, su La7, uno su due resta scettico e, al quesito di aver capito o meno i motivi che hanno spinto Italia Viva a prendere le distanze dall’esecutivo, risponde: “No”.

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Ma non è tutto, perché secondo il 73% degli intervistati, il leader di Italia Viva starebbe perseguendo soprattutto suoi “interessi personali o della sua parte politica”. E ancora, secondo il sondaggio Ghisleri realizzato per la Stampa,  ben sette su dieci non vogliono andare alle urne. Urne alle quali, viste le percentuali, Matteo Renzi perderebbe di certo. Insomma, un ritorno alle elezioni sarebbe una vera e propria follia. E infatti, il 26,7% degli intervistati ha dichiarato di provare rabbia; il 22,6% preoccupazione; il 20,5% sconcerto.

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C’è comunque un 27,2% che invece vorrebbe andare al voto almeno per porre fine alla crisi politica in atto e ristabilire gli equilibri: e ancora una volta è il centrodestra a risultare, secondo le stime, vincente nell’ipotesi di un ritorno alle urne. A fianco di Giuseppe Conte – che potrebbe, come un boomerang, guadagnare consensi dopo la mossa di Matteo Renzi – rimane il 26,6% degli elettori: più della metà sono grillini e il 35,4% sono vicini al Pd. Questi ultimi vorrebbero un rimpasto e un “Conte ter”, sempre con la stessa maggioranza. Il 30% degli elettori di Italia Viva, invece, ritiene che Conte debba essere sostituito. Il 12,2% degli intervistati, invece, vuole una nuova maggioranza. Sta di fatto che, idea generale, in questo momento le priorità sono altre per tutti e per Matteo Renzi non c’è tempo. Bisogna pensare alla crescita economica nazionale, secondo il 22,2%; al lavoro e dell’occupazione in generale, secondo il 24,8%; infine, ad una riqualificazione del settore sanitario secondo il 17,2%.

 

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