Covid, record di morti in Gran Bretagna, più di 1.600

Il Regno Unito continua a pagare la variante del virus più aggressiva che il lockdown nazionale sta solo lentamente frenando.

Nuovo record assoluto di 1.610 morti per il Covid, secondi i dati giornalieri certificati e diffusi quest’oggi da parte del governo britannico, che includono peraltro un recupero statistico di alcuni dati raccolti in ritardo nel weekend. I nuovi contagi giornalieri sono scesi invece a 33.355, contro i 37.535 di ieri. Il totale dei decessi ufficiali – conteggiati includendo chi è morto dall’inizio della pandemia entro 28 giorni dal primo test positivo da coronavirus – supera ora nel Paese quota 91.000.

Fra i numeri positivi di questa giornata nera Oltremanica sul fronte dei decessi Covid, vi sono invece gli aggiornamenti sul totale delle dosi di vaccino somministrati nel Regno fino a ieri sera, che raggiungono la somma di 4.266.577, di gran lunga superiore a qualunque altro Paese europeo. Mentre i test si assestano oltre i 550.000 quotidiani, dopo aver superato nei giorni scorsa anche i 600.000.

L’accusa contro Boris Johnson

Commentando su Twitter l’impennata odierna della stima dei decessi, il ministro ombra della Sanità dell’opposizione laburista, Jon Ashworth, ha evocato uno scenario “terribile, orrendo, devastante”. “Non doveva per forza finire così”, ha poi chiosato, rilanciando l’accusa al governo Tory di Boris Johnson di aver contribuito a questa situazione con la sua gestione della pandemia e i ritardi imputati al premier su alcune decisioni cruciali.

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In cifra assoluta, il Regno Unito rimane il quinto al mondo per morti ufficiali da Covid-19 dopo Usa, Brasile, India e Messico e primo in Europa. Mentre in rapporto alla popolazione Belgio, Italia e Repubblica Ceca continuano ad avere – ad oggi – un tasso peggiore di decessi: rispettivamente con 1762, 1376 e 1366 morti per milione di abitanti contro i 1344 dell’isola.

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