Vicenda Marò, l’Italia pronta a pagare per risarcire i familiari

La vicenda dei Marò italiani accusati di omicidio dopo l’incidente avvenuto nel 2012 che costò la vita a due persone, torna d’attualità

Vicenda Marò Enrica Lexie
L’Enrica Lexie, la nave italiana teatro della spatatoria che cosò la vita a due pescatori indiani (Getty Images)

Secondo la stampa indiana l’Italia sarebbe pronta a pagare fino a 100 milioni di rupie, un milione e 125mila euro circa, per risarcire i familiari delle vittime uccisi nel 2012 dai due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Vicenda Marò, i fatti

Latorre e Girone all’epoca dei fatti erano fucilieri di marina impegnati nelle operazioni antipirateria che riguardavano molte navi italiane in transito nell’Oceano Indiano. Tratte e rotte che in passato erano state oggetto di episodi violenti, rapine e sequestri.

I due marò erano a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie. Durante un pattugliamento spararono su un cargo, convinti che fosse una nave pirata pronta ad assaltare la nave italiana, Valentine Jalastin, di 44 anni, e Ajesh Pink, di 20. Per questo episodio furono a lungo reclusi con il rischio di una condanna a vita da scontare in India.

La vicenda giudiziaria è durata anni: e ora potrebbe concludersi con una transazione economica milionaria.

LEGGI ANCHE > Covid, Anthony Fauci contro Trump: “Una gestione poco onesta e sincera”

La conclusione della trattativa

Secondo il “Mathrubhumi” quotidiano indiano tra i più diffusi, l’accordo tra Roma e Nuova Delhi ci sarebbe già. L’India avrebbe chiesto 150 milioni di rupie, ma alla fine avrebbe accettato la proposta di chiudere a 100.

La somma, secondo il quotidiano, sarebbe divisa in tre tranche: 40 milioni di rupie ciascuno ai familiari dei due pescatori deceduti e altri 20 milioni al proprietario della barca per ripagarlo dei danni. In precedenza alla famiglia delle vittime erano stati assegnati come risarcimento altri 20 milioni di rupie: questa ulteriore transazione chiuderebbe il caso giudiziario anche se al momento ci sono altre richieste di indennizzo, soprattutto da parte dei membri dell’equipaggio del peschereccio.

Il Tribunale arbitrale internazionale nel maggio scorso aveva stabilito che i marò non avrebbero dovuto essere processati in India. Ma nel frattempo India e Italia hanno continuato a trattare.

Impostazioni privacy