Esenzione canone Rai 2021: ecco quando scade e chi ne ha diritto

Come già sappiamo, nella bolletta elettrica è stato da tempo inserito anche il canone Rai: ovvero 10 rate mensili da 9 euro. Nulla è mutato per chi non ha fatto cambi di residenza, acquistato una nuova casa. Discorso diverso va fatto per chi ha diritto all’esenzione dall’imposta sulla detenzione di apparecchi televisivi. In quest’ultimo caso, la scadenza è fissata al 31 gennaio. Data da ricordare anche per chi deve pagare il canone con l’F24. Ma quali categorie hanno diritto all’esenzione e al rimborso? 

Chi non ha una TV

Ad avere diritto all’esenzione sono quelle persone che non hanno un apparecchio televisivo in nessuna delle case in cui è attiva l’utenza elettrica. Per dichiarare che nell’abitazione non vi è una televisione si deve compilare un modulo. Modulo che ha validità annua. Possono richiedere questo tipo di esenzione anche gli eredi che hanno l’utenza elettrica attiva nell’abitazione di un soggetto deceduto. Ma attenzione ad un dettaglio: chi fa domanda tra il 1 luglio e il 31 gennaio dell’anno successivo, è esonerato per l’anno seguente. Chi, invece, presenta la domanda dal 1 febbraio al 30 giugno è esonerato solo per il semestre dello stesso anno.

Over 75

Anche gli over 75 aventi un reddito annuo proprio o del coniuge minore di 8.000 euro hanno diritto all’esenzione del pagamento del canone Rai. In questo caso, però, se in casa vive anche un collaboratore domestico deve essere calcolato anche il suo reddito. Rientra in questa categoria chi compie il 75esimo anno di età entro il 31 gennaio 2021 (quindi l’anno per il quale si chiede l’esenzione). Se, invece, lo si raggiunge tra il 1 febbraio e il 31 luglio, si potrò chiedere l’esonero solo per il secondo semestre. L’esenzione, però, vale solo per i televisori presenti nell’abitazione in cui si risiede. Ne restano esclusi gli apparecchi presenti, ad esempio, nelle case vacanza.

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Militari stranieri e diplomatici

Grazie ad alcune convenzioni internazionali, possono richiedere l’esenzione dal pagamento anche gli agenti diplomatici, i funzionari o gli impiegati consolari. Rientrano nella categoria i funzionari di organizzazioni internazionali e i militari che non hanno la cittadinanza italiana così come il personale civile non residente in Italia che appartiene alle forze Nato di stanza in Italia.

Il modello di dichiarazione sostitutiva deve essere presentato dal diretto interessato accompagnato dal documento di riconoscimento.

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Pagamento del canone per affittuari

Chi è in affitto, ha la bolletta elettrica intestata al proprietario di casa ed è in possesso di un televisore, deve pagare il canone anche se l’addebito non avviene in modo automatico. Stesso discorso viene fatto per chi vive in case multifamiliari in cui è presente solo un contatore per più nuclei. Chi fa parte di questa categoria, quindi, per poter pagare il canone Rai deve compilare il modello F24.  Vi è la possibilità di scegliere se pagare tutto in una sola rata entro il 31 gennaio o se farlo in due rate: la prima entro il 31 gennaio e la seconda entro il 31 luglio. Terza opzione è quella di pagare il canone in quattro rate: 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.

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Richiesta di rimborso

Prima di passare ad elencare le diverse modalità che si hanno per chiedere il rimborso, vediamo cosa si può fare se si perde il diritto all’esenzione. Se, ad esempio, si supera il limite di reddito previsto, si deve presentare una dichiarazione di variazione dei presupposti e compilare la sezione dedicata nel modulo. (cliccare qui per il modulo)

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Tornando al rimborso: l’ultima data utile per poter chiedere l’esenzione dal canone è il 31 gennaio.  La prima rata del 2021, però, parte da gennaio quindi se l’esenzione non è stata richiesta prima del 31 dicembre vedrà addebitarsi la rata. Chi ha diritto all’esenzione, dunque, può chiedere un rimborso mediante l’apposito modello. Il modello può essere inviato anche online, indicando la causale 1. La dichiarazione sostitutiva o la richiesta di rimborso possono essere spedite in diversi modi: recandosi in un ufficio dell’Agenzia delle entrate e consegnando i documenti; via posta elettronica con la firma digitale; via posta in plico raccomandato.

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