Covid, perché alcuni hanno sintomi leggeri e altri si ammalano gravemente

Nella lotta al Covid si sta cercando di capire perché la malattia colpisce in modo diametralmente opposto, spesso con conseguenze drammatiche

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I ricoverati da Covid sono ancora decine di milioni in tutto il mondo (Getty Images)

Il Covid continua a essere un elemento di enorme preoccupazione in molti paesi. E anche se l’attenzione generale sembra concentrarsi sul vaccino, i numeri continuano a parlare di malati, ricoveri, terapie intensive e di vittime.

Covid, sintomi e conseguenze

Una delle cose sulle quali medici e ricercatori stanno cercando di fare chiarezza è come la malattia colpisca e perché porti prognosi agli opposti: asintomaticità da una parte, polmonite bilaterale dall’altra. Nessuna conseguenza apparente per alcuni. Il rischio della vita per altri. Si è scoperto che le persone che soffrono di peso o di diabete rischiano un decorso più problematico. Così come si è scoperto che molte persone giovani affrontano rischi molto seri e apparentemente imprevedibili.

Tutto pare dipenda dalle cosiddette cellule T, le citochine, proteine che organizzano la risposta immunitaria. Quando il fisico cerca di reagire all’infezione attiva il sistema immunitario come una vera e propria emergenza e questo alza enormemente le citochine che vanno ad affrontare la malattia rischiando di danneggiare anche gli organi sani.

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Tempesta di citochine

Da uno studio dell’Università di Cambridge si sta cercando di capire da cosa dipenda questo fenomeno che è stato definito “tempesta di citochine”. Tutti i pazienti che sono andati incontro a decorso grave hanno prodotto livelli più elevati di citochine infiammatorie rispetto agli asintomatici o poco sintomatici. E tutto accadeva in modo estremamente rapido, ancora prima del ricovero. Gli asintomatici avevano una risposta immunitaria adeguata all’infezione e molto veloce.

Altre ricerche stanno studiando gli aspetti genetici. E dunque la relazione tra il gruppo sanguigno, i valori dell’ematocrito. Ma in questo ambito le ricerche sono ancora alle prese con una raccolta di dati che è incompleta.

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La canmpagna vaccini continua, ma non in modo uniforme (Getty Images)

Farmaci monoclonali

Da un punto di vista farmacologico si punta sui cosiddetti farmaci monoclonali. La Eli Lilly ha annunciato che un cocktail di anticorpi monoclonali sembra ridurre mortalità e ricoveri del 70%. E in un’altra ricerca è emerso che uno dei due anticorpi, bamlanivimab può essere utilizzato anche per prevenire il Covid come se fosse un vaccino, anche se con un’immunità più breve.

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