Mario Draghi, il profilo dell’uomo scelto da Mattarella per guidare il paese

Presidente della BCE che ha guidato fino allo scorso anno dopo essere stato a lungo al vertice della Banca d’Italia, Mario Draghi è di fronte a una sfida

Mario Draghi
Mario Draghi, l’uomo scelto da Mattarella per portare l’Italia fuori dalla crisi di governo (Getty Images)

Mattarella ha scelto: “Scadenze da rispettare, tempi lunghi per andare a elezioni anticipate” ha detto il Capo dello Stato ipotizzando un ‘governo del presidente’ con un ampio appoggio del parlamento. Il primo nome è ovviamente quello di Mario Draghi.

Mario Draghi, l’uomo del destino

Draghi non convince il Movimento 5 Stelle che ha già chiarito che non darà alcun sostegno all’ex governatore della Banca d’Italia. Ma sul nome del ‘professore’ c’è una convergenza piuttosto ampia. Quanto ampia lo dovrà capire il presidente Mattarella che al suo ultimo anno di mandato deve gestire una situazione non semplice. Prossimo appuntamento oggi stesso, a mezzogiorno. Draghi salirà al Quirinale per un primo incontro ufficiale con il Presidente della Repubblica.

Romano, ma di famiglia di origine veneta, Draghi ha 73 anni. Il padre Carlo è dirigente della

Banca d’Italia prima e dell’IRI poi. Chiuderà una carriera professionale straordinaria in Banca Nazionale del Lavoro. La madre, Gilda Mancini, è farmacista. Primo di tre fratelli, Mario Draghi studia al classico privato dei gesuiti, con Luca Cordero di Montezemolo. Poi si laurea in economia.

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Carriera straordinaria

Docente universitario affianca Giovanni Goria, ministro del tesoro del governo Craxi. Dal 1984 Direttore Esecutivo della Banca Mondiale. Continua a fare da consulente a diversi ministri di numerosi governi prima di sostituire Antonio Fazio in Banca d’Italia: è il nono governatore e resta in carica cinque anni e mezzo. Il 24 giugno 2011 diventa Governatore della Banca Centrale Europea. All’epoca Silvio Berlusconi lo avrebbe voluto nel suo esecutivo. Ma il nome di Draghi è una garanzia anche per il suo governo. E Draghi consolida la sua straordinaria carriera professionale con un lavoro di prim’ordine lasciando nel 2019.

Uomo dell’anno 2012 secondo Financial Times e The Times è famoso per le sue dichiarazioni brevi ed essenziali, sempre improntate ad azione e decisione. Quando gli chiedono che cosa è pronto a fare per salvare l’euro risponde… “Whatever it Takes”, tutto quello che serve. Una frase che dice molto della sua personalità. Il 31 ottobre lascia definitivamente la BCE al termine di una gestione che gli analisti economici definiscono ‘ammirevole e leale’.

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Mario Draghi
Ultimo scatto ufficiale per Draghi in BCE, al passaggio di consegne con Christine Lagarde (Getty Images)

Draghi al governo?

La sua sfida è ricostruire credibilità intorno a una classe politica litigiosa e divisa in uno dei momenti storicamente più delicati del paese, tra un’emergenza pandemia non ancora conclusa e venti di recessione.

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