Massimo Giletti a Non è l’ Arena lancia uno scoop su Mario Benotti. Il giornalista Rai è in aspettativa non retribuita, indagato per l’approvvigionamento milionario riguardo alle mascherine della Cina, il caso che ha travolto l’Italia a marzo 2020. Ecco di cosa si tratta..
Quelle mascherine della Cina di marzo 2020..
Nella puntata di ieri domenica 7 febbraio, a Non è l’ Arena si è ampiamente parlato sull’affaire delle mascherine della Cina che vede indagato Mario Benotti e altre tre persone. “Tanti e diversi sono stati i ruoli coperti dal giornalista – racconta Massimo Giletti ai telespettatori – è stato capo della segreteria al Ministero delle Politiche e degli Affari europei, consigliere giuridico del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
Giletti sottolinea: “Non mi tolgo dalle pa***”.
L’incasso di cifre milionarie, per quella che viene definita da alcuni, una “gara illegittima” – che ha assegnato alla società Neos, la distribuzione in Italia delle mascherine – pare provengano da poche chiarezze.
La Jas, società con Alitalia, arrivata seconda alla gara, non ci sta. Con i propri legali accusano il commissario straordinario Domenico Arcuri di non aver fatto “le cose in regola” e hanno presentato di fatto un ricorso al Tar del Lazio.
Mario Benotti personaggio di rilievo
Massimo Giletti nel suo programma mette in risalto “i compiti” di Benotti: “Tanti e diversi sono stati i ruoli coperti dal giornalista – fa sapere il conduttore – è stato capo della segreteria al Ministero delle Politiche e degli Affari europei, consigliere giuridico del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
Poi aggiunge: “Chi è pagato dagli italiani ha il dovere di essere trasparente. “
Intanto da Non è l’Arena viene lanciata una notizia che si va ad aggiungere a tutta la faccenda già la lente d’ingrandimento degli inquirenti.
Lo scoop lanciato da Massimo Giletti
Il conduttore mostra in esclusiva un documento che attesterebbe che il Docente di Geopolitica delle Risorse all’Università di Tor Vergata, non avrebbe mai conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza, negli anni 1983-1988. Come invece dichiarato attraverso tutti i suoi profili social.
“Se è davvero laureato il signor Benotti deve smentire questo documento sorprendente che la dice lunga sull’attendibilità di certi personaggi” denuncia Giletti. “Tutto questo apre degli scenari inquietanti su tutti gli atti che ha firmato” aggiunge il viceministro della Salute Sileri, ospite in studio. “Per fare il consigliere giuridico di un ministro bisogna avere un titolo”.
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Una vera e proprio bomba quella sganciata ieri sera da Massimo Giletti, il quale non esita a dichiarare: “Sono stato già querelato anche da Arcuri e da Benotti. Non mi interessa, noi andremo fino in fondo. Bisogna dire la verità ed essere trasparenti. Se il signor Benotti è laureato, può chiamarci. Noi siamo in diretta, se abbiamo preso una cantonata ha un’ora e mezza di tempo per dircelo e ci assumeremo la responsabilità.” Fa sapere il giornalista a Non è l’Arena.
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Il conduttore inoltre aggiunge che Benotti possa essersi laureato altrove, ma non avrebbe dovuto indicare l’Università La Sapienza nel suo curriculum.
