Coronavirus, gli esperti gridano al lockdown: ma l’Italia non può reggerlo

L’ipotesi di un nuovo lockdown palesata dagli esperti in questi ultimi giorni spaventa gli italiani. L’economia del Paese, già messa sotto pressione, non potrebbe reggere nuove chiusure. A questo, si aggiunge lo stress e la pressione psicologica dei cittadini, che non sopportano più il peso di cambi repentini di status e che, dopo mesi di sacrifici, non sono più disposti a farne di nuovi. 

Walter Ricciardi è stato nominato “professor lockdown” dopo che domenica, nella stessa giornata in cui è arrivato lo stop agli impianti sciistici, l’esperto ha palesato la necessità di ricorrere a misure più estreme per fronteggiare l’avanzata dell’epidemia ed in particolar modo delle varianti. Un’ipotesi, quella di Ricciardi, che ha diviso finanche gli esperti, nuovamente divisi sulla questione. Da una parte, c’è stato l’allarme dell’Iss che ha raccomandato “di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante inglese, rafforzando o innalzando le misure in tutto il paese”. Anche il centro europeo per le malattie infettive ha innalzato il rischio da “alto-molto alto” in relazione alla circolazione della variante. Sostiene la necessità un lockdown anche Andrea Crisanti , secondo cui un lockdown serviva già a dicembre. Si unisce al grido dei “rigoristi” anche Massimo Galli. E così fa anche Claudio Mastroianni, del Policlinico Umberto I di Roma.

Leggi anche: Ricciardi ed il Cts: la soluzione sono i lockdown. Ma la politica che fa?

Sta di fatto che l’ipotesi di un nuovo lockdown spaventa gli italiani e non poco. L’economia del Paese, già messa sotto pressione in questi mesi, non potrebbe reggere nuove chiusure. I danni dell’epidemia e gli effetti sull’andamento economico nazionale saranno pagati nel corso di anni e già adesso la crisi invade diverse settori. Migliaia e migliaia di lavoratori rimasti a casa, costretti ad abbassare le saracinesche dei negozi, vivono un dramma inaspettato e la paura legata alla perdita di certezze verso il futuro. A questo, si aggiunge lo stress e la pressione psicologica dei cittadini, che non sopportano più il peso di cambi repentini di status e che, dopo mesi di sacrifici, non sono più disposti a farne di nuovi. Parlare di lockdown sembra semplice, ma di fatto la popolazione è stremata, mentalmente e fisicamente. La divisione a zone permette comunque lievi libertà che, ogni giorno, fanno ingoiare l’amara pillola della pandemia, di cui tutti – chi più, chi meno – stiamo pagando le conseguenze.

Leggi anche: Walter Ricciardi: Chiederò a Speranza un lockdown totale

Cosa farà Draghi?

Cosa farà, quindi, il governo Draghi sull’ipotesi lockdown? Tutto si deciderà nei prossimi giorni: il Presidente del Consiglio ha davanti a sé giorni importanti, in cui verranno prese decisioni su temi scottanti quali scuole, vaccini, epidemia, Recovery. Probabilmente, Mario Draghi potrebbe proseguire con le tre fasce, senza allentamento delle misure che potrebbero essere in qualche modo rafforzate. Quasi certamente, rimarrà il coprifuoco con la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18.00, anche se i locali potrebbero riaprire nelle zone gialle anche a cena. Non si parla di riaperture di palestre e piscine, forse solo le prime e soltanto nelle aree gialle con aperture scaglionate e lezioni individuali. Uguale discorso per cinema e teatri.

 

Impostazioni privacy