Mario Draghi, le aspettative sono alte e i rischi sono tanti. A partire dalla tenuta della maggioranza

Mario Draghi ha ottenuto un’ampia maggioranza sia al Senato che alla Camera, ma il caos nei partiti preoccupa e potrebbe far traballare la stabilità appena raggiunta. 

Via libera al Governo Draghi. Il Senato ha accordato la fiducia al nuovo esecutivo con 262 voti a favore, 40 contrari e due astenuti. Alla Camera, i sì sono stati 535; 16 i no e 4 gli astenuti. Una maggioranza ampia e un largo consenso, quasi da record, nonostante sia mancato il sostegno di Fratelli d’Italia, da subito all’opposizione. La maggioranza è così composta da Pd, Lega, FI, Iv, M5S e LeU ma ciò che potrebbe far traballare il tutto è proprio il caos nel Movimento 5 stelle. La maggioranza potrebbe non tenere? E’ un rischio. Sono stati in 15 i pentastellati al Senato a votare contro la fiducia e ora la scissione nel Movimento appare sempre più vicina, tanto che nel Movimento sarebbe balzata l’idea di un gruppo con Italia dei valori, partito fondato a suo tempo da Antonio Di Pietro e poi scomparso dal panorama politico.

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Ma il rischio , oltre ai problemi interni al M5s, deriva da un accordo con la Lega. La mancanza di una linea politica comune è stata già sperimentata in passato, durante il Conte II segnato dall’alleanza M5s-Pd. I due partiti devono convivere in un unico progetto politico. Timori che Nicola Zingaretti sembra condividere. “Guai a creare le condizioni per cui Draghi si possa ritrovare dentro una maggioranza litigiosa”, riferiva durante il giro di consultazioni ospite a Mezz’ora in più.

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Ottime premesse, tanti rischi

Se al Senato Mario Draghi ha puntato tutto su pandemia, lavoro e Recovery, palesando un programma di governo che seguirà la scia del vecchio esecutivo, in linea con l’Europa, alla Camera il filo guida del discorso è stato “combattere la corruzione con la semplificazione”. Il nuovo Premier ha messo il punto sugli iter amministrativi, la cui lentezza genera un terreno fertile in cui si annidano e prosperano i fenomeni illeciti. Spazio anche allo sport, in risposta a chi aveva fatto notare la mancanza di un Ministero apposito. Draghi ha fatto cenno ai Giochi olimpici di Milano e Cortina 2026. “Il lavoro che dobbiamo sviluppare per prepararci al meglio all’evento è già una manifestazione di fiducia nel futuro dell’Italia, al suo interno e all’estero, oltre che un’occasione di sviluppo per infrastrutture, turismo, innovazione tecnologia, ricerca e sostenibilità ambientale”, ha proseguito il Premier.
Forte anche il tema di giustizia, turismo e carceri, con l’obiettivo di intraprendere “azioni migliorative per la giustizia civile e penale”. 

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