Covid, 20 comuni in provincia di Ancona in zona arancione

In una situazione sempre più a macchia di leopardo per via delle varianti, il Covid continua a preoccupare in molte zone

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La pandemia stringe d’assedio la provincia di Ancona (Getty Images)

Il Covid continua a essere motivo di grande preoccupazione per tutti. E sicuramente sarà anche il primo vero banco di prova del Governo Draghi, che nelle prossime ore sarà chiamato a stabilire le contromisure per fronteggiare le conseguenze della pandemia.

Covid, zona arancione

A preoccupare, ovviamente, sono le cosiddette varianti. In modo particolare quelle inglese, brasiliana e sudafricana che sono già state isolate ed evidenziate in diverse zone del nostro paese. Dall’estero, pur con molta cautela, si parla di nuove possibili varianti ancora allo studio dei lavoratori e degli studiosi dell’organizzazione mondiale della sanità. Ma di fatto, questi elementi di preoccupazione, sono già più che sufficienti per costringere l’Italia a tornare a pensare a un piano di contromisure estremamente diretto. Da più parti parla di un possibile ritorno a un Lockdown globale, decisione che probabilmente aprirebbe una prima spaccatura nel nuovo governo di draghi.

Intanto, da ieri, Campania, Emilia-Romagna e Molise sono diventate arancioni. Ma la situazione, di fatto, prevede sempre più diversificazione anche all’interno dei territori regionali e provinciali.

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A distanza di un anno dalla prima emergenza Covid di Codogno, l’Italia è ancora in difficoltà (Getty Images)

Emergenza Ancona

Per ora, in attesa di una decisione centrale, resta in atto il divieto di spostamento tra le regioni in zona gialla fino alla fine del mese di marzo. La situazione sicuramente più problematica è quella che riguarda le Marche e in modo particolare la provincia di Ancona. In base a un’ordinanza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, da domani, 23 febbraio, fino alla mezzanotte di sabato prossimo, ci saranno 20 comuni in zona arancione per i quali vige la stessa normativa prevista dal Dpcm. Si tratta di Ancona, Jesi, Osimo, Senigallia, Falconara Marittima, Filottrano, Staffolo, Serra de’ Conti, Polverigi, Cupramontana,

Camerata Picena, Monte San Vito, Maiolati Spontini, Chiaravalle, Ostra, Loreto, Sirolo, Sassoferrato, Castelplanio e Castelfidardo.

Provvedimento drastico che riguarda molte decine di migliaia di persone. D’altronde la provincia di Ancona, nelle ultime ore, risulta essere una delle più colpite dai contagi con un coefficiente RT significativo. Il provvedimento è stato adottato d’autorità dalla regione dopo che già da un paio di giorni alcuni comuni stavano ipotizzando una regolamentazione drastica, in modo particolare Jesi il cui sindaco Massimo Bacci aveva deciso autonomamente di adottare la zona arancione all’interno di tutto il territorio comunale.

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