Migranti e sbarchi, nel 2020 ripresa del fenomeno migratorio. In Italia quasi 6Mln di stranieri

Migranti, nell’ultimo report della Fondazione Ismu, viene segnalata nel 2020 la ripresa degli sbarchi nonostante la pandemia. Al primo gennaio 2020 gli stranieri in Italia erano quasi 6 milioni.

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migranti, ripresa degli sbarchi nel 2020 – meteoweek.com (foto di repertorio)

Nel XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020, elaborato da Fondazione Ismu e presentato online, viene offerta una fotografia sui dati relativi ai migranti e agli sbarchi avvenuti lo scorso anno. Secondo quanto viene elaborato nel report, nell’anno segnato dallo scoppio della pandemia è stato registrato un aumento degli sbarchi di migranti in Italia dopo due anni di diminuzione. Si parla, in effetti, di 34mila sbarchi rispetto ai 23mila del 2018 e 11mila del 2019.

Calo dei migranti irregolari

Sempre secondo quanto viene mostrato nel report, che è stato pubblicato nella giornata di oggi, in Italia al primo gennaio 2020 gli stranieri presenti erano quasi 6 milioni (5.923.000) su una popolazione di 59.641.488 residenti (circa uno straniero ogni 10 abitanti). Tra questi, i residenti sono circa 5 milioni (l’85%), i regolari non iscritti all’anagrafe 366 mila, mentre gli irregolari poco più di mezzo milione (517mila). Se si confronta lo stesso periodo del 2019, si osserva una variazione degli stranieri presenti del -0,7%. Il 48,2% dei residenti stranieri sono uomini, mentre le donne il 51,8% del totale, i minorenni il 20,2% e gli over 65 il 4,9%. Il 2020 è stato anche caratterizzato un trend in calo degli irregolari: al primo gennaio, le persone prive di un valido titolo di soggiorno stimate da Ismu sono 517 mila, in calo del -8% rispetto al 2019 – in cui nello stesso periodo se ne contavano 562 mila.

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i dati del report – meteoweek.com

“Nonostante la ripresa degli sbarchi, il fenomeno migratorio nel nostro Paese mostra i segnali di una fase di relativa stagnazione“, viene spiegato nel report. Inoltre, “tale tendenza potrà verosimilmente accentuarsi anche a seguito della crisi economica che il post-pandemia porterà con sé, rallentando gli arrivi e incentivando la mobilità degli stranieri e naturalizzati verso altri paesi”. Senza contare che, sempre a causa delle ripercussioni economiche provocate dall’emergenza sanitaria, una “riduzione della consistenza numerica è attesa anche per quanto riguarda la componente irregolare“.

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Nel frattempo, invece, le restrizioni imposte sulla mobilità per arginare i contagi hanno portato a una riduzione delle richieste d’asilo. Nell’ultimo anno, infatti, sono state 28mila, numero sensibilmente inferiore rispetto alle 43.783 del 2019. Ma calano anche i nuovi permessi di soggiorno: nei primi 6 mesi del2020 sono stati infatti concessi circa 43mila nuovi permessi di soggiorno, meno della metà del primo semestre 2019, con cali più drastici registrati nei nei mesi di aprile (-93,4%) e maggio (-86,7%).

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Per quanto riguarda i dati inerenti gli esiti delle richieste di asilo, la fotografia proposta dal report mostra una flessione dei dinieghi pari al 76% rispetto al 2019, in cui invece era al 81%. Si tratta, tuttavia, di dati che rimangono comunque superiori rispetto a quelli registrati negli anni che hanno preceduto l’abolizione della protezione umanitaria.

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