Montalbano pazzo d’amore: Zingaretti stravolge il personaggio della storica serie

L’8 marzo il commissario Montalbano ritorna sul piccolo schermo, ma con un volto completamente nuovo: ecco cosa succederà.

Montalbano, il celebre commissario che dà il nome alla serie televisiva firmata Rai, è uno dei personaggi che dal 1999 è riuscito a imporsi nell’immaginario collettivo al pari o forse di più di quanto abbiano fatto i romanzi di Andrea Camilleri. Dopo ben 14 stagioni, il serio e responsabile Salvo che siamo abituati a conoscere, subisce però un inaspettato cambiamento in vista della puntata che andrà in onda l’8 marzo dopo il Festival di Sanremo.

Il lato nascosto di Montalbano

Il nuovo, attesissimo episodio della serie, vede come sempre al centro il Commissario di Vigata, cittadina fantastica e metaforica della Sicilia, insieme a un ricco cast: Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Antonia Truppo, Angelo Russo, Marina Rocco, Greta Scarano e la partecipazione di Sonia Bergamasco. Questa volta, però, a riservare soprese non sono i personaggi secondari ma Montalbano stesso, che vivrà un vero e proprio stravolgimento: sarà infatti pronto a cambiare la propria vita per amore. Ma non per la sua eterna fidanzata Livia (Sonia Bergamasco), bensì per la giovane collega Antonia (Greta Scarano). Un doppio colpo per il pubblico ma anche per l’attore stesso.

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Le dichiarazioni di Luca Zingaretti

Il Commissario Salvo si presenterà in una veste del tutto nuovo, lontana dal suo solito contegno e forse proprio per questo più vicina all’animo umano. È lo stesso interprete, Luca Zingaretti, a parlarne:

“È vero, la più grande delle novità è la perdita di controllo del Commissario travolto dalla passione. Il suo è un mondo legato alla sua terra, ma anche ai riti che sono quasi sempre gli stessi. Non è la prima volta che prende una sbandata lo sappiamo, ma si innamora davvero. Ora per raccontare questo terremoto interiore, abbiamo deciso di cambiare anche il suo tipo di parlare e di conseguenza la recitazione, ovvero la mia, per renderlo più realistico, tormentato”.

Un Montalbano “furioso”, quindi, che segna una differenza netta con il personaggio finora conosciuto: una sorta di punto di non ritorno rispetto a tutto quello che la storia ci ha raccontato fino a questo momento.

“Questo episodio resterà nella memoria di tutti”, conferma Zingaretti, “forse perché Camilleri presagendo la sua fine ha fatto sì che questo racconto sia una sorta di testamento”.

Photo credits: Gareth Cattermole – Getty Images

Finale di serie? Tutto ancora da vedere

Testamento sì, ma che questo episodio segni anche la fine della storica serie televisiva è ancora un segreto. L’attore, infatti, non si sbilancia: “Non c’è stanchezza su questo personaggio. Io però dico che i morti da due sono diventati tre, oltre a Camilleri e Sironi anche lo scenografo Riccieri, ed erano compagni di squadra. Non è una cosa da poco non trovare più i punti di riferimento. Da una parte c’è la tentazione del voler tornare al timone della barca, per rispetto a queste persone. Dall’altra mi chiedo se Camilleri ci domandasse tutto questo.”

Un quesito che rimane aperto anche per il produttore Carlo Degli Espositi, il quale rimanda tutto a pandemia finita, quando verrà presa una decisione definitiva. Quel che è certo è che per lui e per tutti i fan della serie “Montalbano rimane eterno”.

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