Willie Peyote a Sanremo con “Mai dire mai (La locura)”: “era un’urgenza”

Willie Peyote spiega il significato del brano in gara a Sanremo: un testo che parla con coraggio del momento storico che stiamo attraversando.

Willie Peyote instagram

Continua senza sosta la corsa verso il Festival di Sanremo, l’unico palco a disposizione per i cantanti del panorama italiano. Sembra quasi un sogno, una realtà fuori dalla realtà, quella dell’Ariston: il solo teatro che, ad oggi, rimane aperto in Italia. Eppure, la magia della kermesse non scaccia via il Coronavirus. La pandemia non viene annullata dal festival, gli artisti al di fuori di Sanremo continuano a non vedere la luce e i problemi di certo non si risolvono dopo la gara. Questo Willie Peyote lo sa bene, e non ha paura di raccontarlo in diretta TV. Mai dire mai (La locura) è infatti l’unica canzone a parlare apertamente e chiaramente dell’emergenza che stiamo vivendo.

Le dichiarazioni di Willie Peyote

“Era un’urgenza”, spiega il cantautore, “perché è un anno che non lavoro, così come tutti quelli che sono con me. Ho colleghi musicisti e amici che sono dovuti andare a lavorare al supermercato. E mi sembrava ingiusto non portare avanti questo discorso, visto che ci penso da un anno. Non vedo perché sul palco di Sanremo io debba fare finta che non sia successa questa cosa”. Una realtà dura con cui gli operatori del mondo dello spettacolo fanno i conti ormai da un anno, una condizione che Willie Peyote sente l’esigenza di portare sotto l’attenzione di tutti sull’unico palco disponibile in Italia.

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Il palco dell’Ariston: croce e delizia

Dopo l’inaspettata partecipazione di Fedez, anche Willie Peyote spiega il perché del cambio di rotta rispetto al consueto rifiuto rispetto al palco più solcato d’Italia: “Mi avevano già chiesto qualche volta di partecipare. Ho accettato quest’anno, proprio perché c’è questa situazione. In un anno normale sarei stato in tour e non avrei fatto il Festival. Ma oggi quello di Sanremo è l’unico palco che suona nella prima metà dell’anno”.

Una scelta ponderata e una partecipazione che ha lasciato di stucco anche lo stesso cantante: “Con mio sommo stupore hanno acconsentito e si sono anche presi bene. Credo che sia vicino all’approccio diverso, scherzoso e autoironico che c’è in questa edizione”.

Il duetto con Samuele Bersani

Ironia, stupore, ma anche tanta emozione. Willie Peyote, infatti, nel corso del festival duetterà insieme a Samuele Bersani e porterà sul palco dell’Ariston il celebre brano Giudizi Universali:

“Sono molto emozionato. È un regalo che Samuele ha deciso di farmi. Quel brano è un capolavoro assoluto, è un grande onore. Mi mette più in soggezione cantare con lui che non il Festival stesso”.

Willie Peyote parla del duetto con Samuele Bersani

Un sentimento comprensibile, che però lascia subito il posto all’amarezza rispetto alle condizioni in cui versa al momento il settore della cultura.

Sanremo, una ripartenza mancata

A tal proposito, Willie Peyote manifesta una certa delusione nei confronti del festival, che avrebbe potuto rappresentare l’occasione perfetta per la riapertura dell’universo cultura fino a questo momento tenuto sottochiave:

“Mi dispiace che non ci si sia messi a un tavolo per rendere il Festival l’effettivo laboratorio della ripartenza”, afferma il cantante, “ci fossimo messi tutti più d’accordo, fra tutte le categorie, si poteva provare a rendere il Festival l’inizio effettivo della ripartenza, studiando dei metodi per provare lì sul posto questo modo di ripartire. Invece ci si è persi in discussioni un po’ futili del ‘pubblico sì, pubblico no’. Parliamo invece del come. Ci si è persi in beghe di cortile”.

Una critica condivisa non solo dagli artisti, ma da tutti gli amanti della cultura che aspettano da mesi di potersi ritrovare in un cinema, in un teatro o ad un concerto.

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