Arcuri e vaccini, ora Matteo Salvini detta l’agenda del Governo Draghi

Matteo Salvini, passato dall’opposizione alla maggioranza, ora sembra dettare i punti sull’agenda di Mario Draghi.

Primo partito in Italia, nonostante i cambi, le alleanze, i giri di volta. Secondo gli ultimi sondaggi politici, condotti da Ipsos per il Corriere della Sera, la Lega rimane stabile nelle preferenze degli italiani. La gestione della pandemia, unita alla crisi di governo, ha avuto un ruolo determinante nelle variazioni dei gradimenti e delle preferenze, dando vantaggio ad alcuni e svantaggio ad altri. A pagare sono il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, che dopo il crollo del Conte 2 sembrano aver perso piede. E infatti, il M5s – ormai nel caos – è finito al quarto posto, con un 15,4%. Il Partito democratico è fermo al 19% e ha perso, dopo la caduta del Contebis, un punto di percentuale. In testa la Lega di Matteo Salvini, con un 23% stabile da qualche settimana.

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Forte dei numeri e ora alla maggioranza, Matteo Salvini alza le richieste. Da tempo aveva chiesto la rimozione di Domenico Arcuri ed una rivisitazione del Comitato tecnico scientifico. Una richiesta che alla fine sembra essere stata accolta e la notizia della sostituzione di Arcuri è stata festeggiata con un “Missione compiuta” scritto da Salvini su Facebook. Il primo e più grande fallimento di Arcuri è il piano vaccinale; ma non hanno aiutato lo scandalo delle mascherine e i vari ritardi accumulati fin dall’inizio del suo mandato. E non è un caso se la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sull’affare delle 801 milioni di mascherine che a marzo 2020, nel pieno della prima ondata, lo Stato italiano ha acquistato dalla Cina al prezzo di 1,2 miliardi di euro. A questo si aggiungono anche i famosi banchi a rotelle, il fallimento del bando per la fornitura di siringhe e una campagna pro-vaccinazione mai decollata.

Sulla nomina di Figluolo come commissario all’emergenza Covid al posto di Arcuri, Salvini ha così commentato: “Da italiano sono contento dopo mesi di errori e di ritardi, è un segnale di cambiamento. A gestire la logistica del piano vaccinale c’è un generale dell’esercito che si è occupato di gestire la logistica in Italia e nel mondo e penso che sia una garanzia, un bel segnale in pochi giorni. In quindici giorni qualcosa si è fatto e qualcosa si è visto. Ci sono buone prospettive”.

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Sbarchi e immigrazione

Incassata la sostituzione del commissario Arcuri, Matteo Salvini è poi tornato alla carica sulla questione degli sbarchi. “Come si è cambiata strategia sull’emergenza sanitaria e il piano dei vaccini, con la Lega al governo occorrerà cambiare la strategia anche su porti aperti e porti spalancati” , ha detto il leader della Lega ospite di “Quarta Repubblica“, in onda su Rete 4. Poi ha presentato i numeri. Il primo gennaio 2019, quand’era al Ministero dell’Interno, c’erano stati 260 sbarchi di immigrati; ora nello stesso periodo ce ne sono quasi 5000. Un argomento, quello dei migranti, affrontato anche ad Rtl 102.5: “Occorrerà tornare a un controllo sereno, legittimo, dovuto e doveroso dei nostri confini di chi entra ed esce“, ha detto Salvini. Cosa proporrà al premier Mario Draghi e al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nel prossimo incontro sull’immigrazione? “Dirò che normativa alla mano, si possono soccorrere coloro che hanno il sacrosanto diritto di essere soccorsi, senza che sia solo I’Italia a essere punto di arrivo di barchini e barconi in tutta Europa, perché gli altri Paesi europei hanno ridotto drasticamente gli arrivi”, ha spiegato Salvini.

Vaccini 

Un altro fronte su cui insiste il segretario della Lega è il fronte vaccini.La salute degli italiani dovrebbe venire prima di qualsiasi ragionamento. Se ci possono aiutare israeliani, americani o russi, facciamoci aiutare da israeliani o americani o russi”, ha detto Salvini che insiste sul ricorrere allo Sputnik. L’arma russa potrebbe in effetti giocare totalmente a favore dell‘Unione europea e rimediare ai ritardi. Una strada che convince anche Silvio Berlusconi. “Ci sono due azioni da mettere in campo: predisporsi per realizzare, acquistando i brevetti e gli strumenti, il vaccino anche in Italia. L’altra azione riguarda l’approvazione del vaccino russo, chiamato Sputnik, che, secondo gli esperti, funziona benissimo, ma è in attesa dell’approvazione da parte delle autorità europee”, ha detto il leader di Forza Italia collegato ieri in videoconferenza con i sottosegretari, viceministri ed europarlamentari del partito. E così, Salvini è convinto che l’Italia deve recuperare i ritardi e gli errori degli ultimi mesi accettando la collaborazione di San Marino per ottenere dosi di vaccino, anche dalla Russia.

“Se ci possono aiutare gli amici di San Marino, io dico: perché no? Facciamo come gli altri Paesi: non aspettiamo per forza la Ue ma organizziamoci anche per conto nostro sui vaccini”, spiega il leader della Lega. Come si muoverà, su questo fronte, Mario Draghi?

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