Covid: in attesa del nuovo Dpcm. La decisione spetta a Draghi e ai ministri

In arrivo, in giornata, il nuovo Dpcm contenente le misure anti-covid, firmato da Mario Draghi. Il premier è in riunione, a palazzo Chigi, con i ministri e gli esperti in vista. Hanno partecipato a tale incontro anche i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Daniele Franco, Patrizio Bianchi, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Sono presenti il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.

Draghi

Problema scuola

Nella cabina di regia è stata espressa la preoccupazione per l’alta contagiosità delle varianti Covid, si apprende da diverse fonti di governo al termine della riunione. Diversamente da come eravamo abituati con Conte, Draghi non terrà alcuna conferenza stampa per informarci sulle nuove misure. Tra quest’ultime, il problema principale riguarda le scuole: tenerle aperte o chiuse? L’idea, confermata da diverse fonti di governo, sarebbe di chiudere gli istituti automaticamente in zona rossa e dare la facoltà nelle altre aree di chiudere gli istituti se, a livello locale, in zona gialla o arancione poco importa, si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. La decisione sarebbe dunque rinviata ai governatori e ai sindaci. Questa soluzione recepisce in sostanza le indicazioni del Cts sulle scuole che chiedeva ulteriori restrizioni nella aree con molti contagi e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza, nelle aree ad alto contagio.Draghi

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Il Nuovo Dpcm: la bozza

Per quanto riguarda il resto delle misure, l’elenco delle restrizioni presenti nel nuovo Dpcm non dovrebbe essere una sorpresa:

  • Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo, ma è prevista una proroga per allinearlo al Dpcm (scadenza il 6 aprile). Consentiti i rientri alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità;
  •  Negozi chiusi in zona rossa dove rimarranno aperti solo gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei weekend continuano ad essere chiusi i centri commerciali. In zona rossa sospese anche le attività di barbieri e parrucchieri;
  • Dal 27 marzo riapriranno cinema e teatri, mentre sarà possibile andare al museo anche nei week end;
  • Si consente di andare nelle seconde case in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo;
  • Nonostante l’asse Salvini-Bonaccini al ristorante e bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno. Le regole per i ristoranti restano quelle in vigore: in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l’asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi;
  • In zona gialla viene cancellata dalla bozza del nuovo Dpcm la misura secondo cui “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.”
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