Elodie a Sanremo: per lei è il festival della rivincita

Durante la seconda serata della kermesse, Elodie si mostra a 360° per raccontare la storia che l’ha portata a diventare la donna che è oggi.

Prima cantante in gara e adesso co-conduttrice, Elodie è, insieme a Matilda De Angelis, una delle donne che dominano il palco dell’Ariston con la loro presenza forte e incisiva. Nominata artista femminile dell’anno, il suo album This is Elodie è il 22º album più venduto in Italia, il 1º album di una donna in classifica. Una donna piena di coraggio e determinazione, che non ha mai rinunciato al suo sogno, nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare fin da bambina. Una vita di sfide che Elodie stessa ha raccontata durante la seconda serata del Festival di Sanremo tra gioia sofferta e profonda commozione.

L’infanzia difficile

“Tutte le volte che sono riuscita ad abbattere un muro sono successe delle cose molto belle nella mia vita e allora ho deciso di raccontarvi qualcosa di me”, ha esordito la cantante, rievocando l’infanzia al Quartieraccio di Roma. “Il mio quartiere mi ha dato tanto e mi ha tolto tanto e non parlo solo delle privazioni materiali, come non avere l’acqua calda o non riuscire ad arrivare a fine mese, ma parlo anche della voglia di sognare”. È così che Elodie ha iniziato a raccontare il suo passato difficile, pesante, che soltanto adesso sembra essersi fatto più leggere e aver dato spazio all’artista che tutti conosciamo.

Cresciuta con il sogno di una carriera nel mondo della musica e dello spettacolo fin da bambina, Elodie ha confessato di essere stata più volte sul punto di mollare tutto: “Non mi sentivo all’altezza, tante volte non mi sono data una possibilità. Non ho finito il liceo, non ho preso la patente, non ho studiato canto. Ho sbagliato, lo so”.

La svolta nella vita di Elodie

Il momento di svolta per Elodie è arrivato con le persone che hanno avuto il coraggio di credere in lei: “A vent’anni avevo deciso che la musica era finita, avevo deciso di non fare più niente. Però sono stata molto fortunata. Ho conosciuto un pianista jazz, il suo nome è Mauro Tre e questa sera è con me sul palco”.

Nel presentarlo, la cantante si è lasciata andare all’emozione: “Grazie perché mi hai dato una possibilità dove non me la sono data io”, ha detto in lacrime, “Tutti meritiamo una possibilità e tu mi hai fatto amare il jazz. Io sono stata la prima ad avere un pregiudizio su me stessa. Quello che mi ha insegnato Mauro è che non bisogna sempre sentirsi all’altezza delle cose, l’importante è avere il coraggio di farle e poi si aggiusta in corsa. Probabilmente io non sono all’altezza di questo palco, ma essere all’altezza non è più un mio problema, perché essere all’altezza è un punto di vista”. Così ha concluso Elodie prima di intonare un brano di Mina insieme alla sua prima band.

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Il festival della rivincita

Presentatrice, pop star e ballerina protagonista di un medley esplosivo, infine autrice di un toccante ed intimo monologo: un’escalation che è emblema della grande rivincita di Elodie. Una rivincita sul passato, sugli errori e su quella parte di lei che per tanto tempo le ha impedito di spiccare il volo.

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