Elezioni Roma: Calenda non apprezza candidatura Gualtieri e chiede al Pd “candidato unico

Calenda non gradisce la candidatura di Gualtieri a sindaco di Roma, ma è stato il primo a chiudere la porta al dialogo. Ora invoca il ticket.

Io vado avanti, ci vediamo alle elezioni” così Carlo Calenda commenta la candidatura dell’ex-ministro Roberto Gualtieri alla poltrona di sindaco di Roma. Il leader di Azione non gradisce la mancanza di mediazione da parte del Partito democratico per il Campidoglio, sebbene sia stato lo stesso Calenda a imporsi mesi fa sui giornali e social prima ancora di cercare un accordo o invocare le primarie. “Mi sono candidato il 12 ottobre. Ho ritenuto di avvertire l’allora segretario Nicola Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra” scrive su Facebook.

In ogni caso Calenda non si arrende e cerca di intenerire il Pd. Sono disposto anche a un ticket. Lavoriamo insieme, costruiamo una candidatura unitaria. Programma e squadra li decidiamo insieme – dichiara in una intervista a Repubblica -. Sono loro che dopo mesi di tavoli di coalizione stanno strappando, penso sia più sensato non buttare il lavoro fatto in questi mesi. Per me conta la qualità della squadra“. Un ticket che preveda Calenda candidato e Gualtieri vice?Non mi permetterei di proporlo a Gualtieri, non credo voglia fare il vicesindaco“.

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Roberto Gualtieri

Al momento mancano candidature ufficiali, ma vista la situazione politica della Capitale, Calenda sarebbe fuori dai giochi e anche il Centrosinistra corre seriamente il rischio di non arrivare al ballottaggio. “C’è, la Raggi avrebbe più chance di arrivare al secondo turno: ipotesi che io considero al pari delle cavallette in una città completamente allo sbando“. La sindaca ha ricevuto l’appoggio di Grillo ma non del Movimento 5 Stelle, però ha cominciato ha già iniziato la sua campagna elettorale e attualmente è ben messa nei sondaggi. Il Centrodestra, pur non avendo ancora indicato un candidato, appare paradossalmente favorito.

Calenda ha però parole positive nei confronti di Gualtieri, “l’ho sostenuto quando era al Parlamento Europeo, è un uomo che in Europa ha fatto un grande lavoro, è molto capace sui dossier tecnici ma non credo abbia un’inclinazione per l’amministrazione; la interpreto come una loro fuga in avanti. Parliamoci chiaro: io non ho mai preteso di avere l’appoggio del Pd ma Letta nei giorni scorsi ha fatto un discorso incentrato sul dialogo, ha espresso il bisogno di parlarsi: parliamoci”.

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Nel suo discorso Calenda però fa un passo avanti e due indietro: “al primo turno si fanno scelte diverse. Ma se questa è la linea del Pd, poi i dem si assumono la responsabilità di spaccare l’area e favorire Raggi, un sindaco che ha ridotto Roma ai minimi termini“.

Secondo un sondaggio di IZI, in caso di ballottaggio un Roberto Gualtieri sostenuto dal PD e da una coalizione di centro-sinistra col M5S, risulterebbe vincente chiunque sia il suo sfidante. Si imporrebbe di soli 2 punti su Calenda, 12 punti se il candidato del Centrodestra fosse Andrea Abodi, 6 qualora la sfidante fosse l’attuale sindaca Virginia Raggi.

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