100 anni fa nasceva Nino Manfredi: i mille volti di un Maestro del cinema

Nasceva 100 anni fa Saturnino Manfredi, detto Nino. Con lui all’epoca, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi: pilastri del cinema italiano.

Nino Manfredi – Meteoweek

Saturnino Manfredi nasceva a Castro dei Volsci il 22 marzo 1921. Maestro di mimica e di gestualità, il più istintivo degli attori dell’epoca. Sorriso sornione e rappresentante fieramente ‘popolano’ della tradizione del Teatro dell’Arte.

Nino Manfredi e Alberto Sordi – Meteoweek

Una laurea in giurisprudenza presa per far felice la famiglia, ma la grande passione, quella per il teatro, che lo porterà a diplomarsi nel 1947 all’Accademia d’Arte Drammatica. Due anni dopo il cinema, che lo accompagnerà poi per tutta la vita. Attore, sceneggiatore e regista. Nino camaleontico, dalle mille facce e dai tanti ruoli. Tanti i tormentoni “Fusse che fusse la vorta bbona” creato per il “Barista di Ceccano” di Canzonissima; ma anche il “Più lo mandi giù e più ti tira su” di una celeberrimo spot del caffè.

Vincitore di ogni premio possibile: cinque David di Donatello e altrettanti Nastri d’Argento nonché il premio per la miglior opera prima da regista al festival di Cannes del 1971 con ‘Per grazia ricevuta’. E quel ruolo per cui tutti lo ricordano, paradossalmente televisivo, in mezzo ai tanti capolavori cinematografici, il Geppetto di Le avventure di Pinocchio, 1972, di Luigi Comencini.

Ettore Scola, Sophia Loren, Carlo Ponti e Nino Manfredi – Meteoweek

“Nel costruire un personaggio mi ispiro alla realtà delle cose, anche se i gesti non vanno riprodotti in modo meccanico, ma reinventati e poi espressi in un linguaggio che tutti possono comprendere. Cioè trasporto i gesti, i movimenti, i tic che sono un patrimonio di esperienze comuni a tutti alle mie corde interpretative” (Nino Manfredi)

Le sue interpretazioni hanno spaziato da ruoli comici a drammatici. Nel 1974 con Ettore Scola in ‘C’eravamo tanto amati’ con un personaggio nobile e coerente, e sempre con Ettore Scola anche in ‘Brutti, sporchi e cattivi’ nel 1976, al culmine della sua popolarità, con un personaggio che è stato una vera e propria sfida, tanto era appunto ‘brutto e cattivo’, ma come lui stesso diceva: “Io ho sempre scelto film difficili. Se non sono difficili, non mi stimolano”. Con Dino Risi nel 1968, per ‘Straziami ma di baci saziami’, parodia feroce carica di stereotipi della cultura popolare. Ed il suo debutto alla regia con ‘Per grazia ricevuta’ nel 1971 con un corto quasi sperimentale. Una filmografia di eccezionale bellezza, che l’ha visto protagonista accanto a mostri sacri come Gassman, Sordi, Totò, Claudia Cardinale, Monica Vitti, Mariangela Melato. Riflesso in ogni suo ruolo della realtà dell’epoca.

Nino Manfredi in Café Express – Meteoweek

Nel 1980 con Café Express di Nanni Loy, in viaggio sui treni, venditore abusivo di caffè per mantenere il figlio in collegio tra mille peripezie e raggiri. Tra le mani magistrali di Vittorio De Sica nel 1972 per ‘Lo chiameremo Andrea’ accanto a Mariangela Melato: “Poteva sembrare un pignolo e a volte un rompiscatole ma non era un difetto. Era una persona semplice che sapeva parlare alla gente semplice. Molti hanno parlato della perfezione, proprio da lui ho imparato la voglia di raggiungerla”. (Mariangela Melato)

Vittorio De Sica, Mariangela Melato e Nino Manfredi – Meteoweek

Ogni film, ogni interpretazione qualcosa di unico. Le mille facce di Nino, schivo e in disparte nella vita di tutti i giorni, rifuggiva lo star-system dell’epoca. Forse il meno menzionato dei grandi attori di quel periodo. Viene a mancare nel 2004, e ora riposa a Roma nel cimitero del Verano. Una targa porta il suo nome, nel giardino degli aranci che domina sulla splendida vista della città Eterna.

Viale Nino Manfredi, giardino degli aranci, Roma – Meteoweek
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