Ergastolo ostativo: slitta la sentenza, rinviata a dopo Pasqua

L’ufficio stampa della Consulta ha comunicato che la decisione circa l’ergastolo ostativo arriverà dopo Pasqua.

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carcere- Meteoweek.com

La Corte Costituzionale è chiamata a decidere sull‘ergastolo ostativo, ma la sentenza al riguardo è stata posticipata a dopo Pasqua. La discussione è cominciata ieri, martedì 23 marzo, dopo che la Cassazione ha evidenziato eccezione di costituzionalità circa il caso del mafioso Salvatore Francesco Pezzino. L’uomo è stato condannato per mafia e omicidio e ha già trascorso 30 anni di carcere. Pezzino è considerato un detenuto modello e, nel 2018, i suoi legali hanno domandato al Tribunale di sorveglianza de L’Aquila di ottenere la libertà condizionale che è prevista per chi abbia scontato 26 anni di carcere, ma non per quelli che, con una condanna per mafia, non hanno collaborato con la giustizia.

Boss che con collaborano: la Consulta deve esprimersi

A questo, infatti, corrisponde l’ergastolo ostativo, cioè un ergastolo senza permessi premio. Si tratta della detenzione a vita senza alcun benficio per chi si è macchiato di reati gravissimi come stragi e omicidi a carattere mafioso. In passato la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato il nostro Paese per il modo, ritenuto disumano, in cui trattiamo le persone condannate a questo tipo di pena. Nel 2019, a sua volta, la Consulta aveva ritenuto incostituzionale il divieto di accedere ai permessi premio per i boss che non collaborano là dove non contempla che, nelle condizioni indicate, il giudice possa decidere il permesso premio.

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Prigione
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Durante l’udienza di apertura svoltasi ieri l’avvocato dello Stato Ettore Figliolia ha dunque chiesto alla Consulta di emettere una sentenza interpretativa di rigetto. In pratica la Corte Costituzionale non deve dichiarare incostituzionale l’ergastolo ostativo, ma consentire che il giudice di sorveglianza possa concedere la libertà di vigilanza anche ai condannati per mafia che continuano a mantenere i segreti, purché abbiano scontato 26 anni di carcere. I colleghi dell’Antimafia sono sconcertati da questo cambio di posizione e dichiarano: “immaginare che condannati per reati di mafia con ergastolo ostativo possano accedere alla libertà condizionale lascia stupefatto”. Ad essere stati condannati all’ergastolo ostativo sono 1271 detenuti, il 71% di chi deve scontare l’ergastolo a vita.

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