La regola dei due mandati mette in crisi il Movimento: per Conte una prima bomba da disinnescare

Le parole di Beppe Grillo sulla regola dei due mandati, pilastro del M5S, hanno scatenato un terremoto all’interno del Movimento 5 Stelle.

Un’altra guerra sembra pronta ad agitare il Movimento 5 stelle. I malumori sono cresciuti dopo che il fondatore e garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, in videoconferenza con i gruppi parlamentari ha rilanciato il limite dei due mandati come pilastro fisso dei pentastellati. Una regola che, se venisse tolta, porterebbe automaticamente Grillo fuori dal partito. “L’ho detto a Conte, io resterò nel M5S se resta questo pilastro”, ha detto il fondatore mandando in subbuglio l’intero partito. E subbuglio già era stato quando, invece DI Marco Morosini, consulente delle politiche green, in videoconferenza è apparso a sorpresa Beppe Grillo assieme al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

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Diversi i punti affrontati nell’incontro, ma quando ormai l’attenzione si era già persa. Con la conferma del limite dei due mandati molti pentastellati si troverebbero tagliati fuori nonostante il fondatore abbia assicurati che quelli del secondo mandato “non saranno abbandonati”. “Troveremo un accordo” , ha detto Grillo. Ma intanto i big che speravano in una deroga al regolamento per non interrompere la loro carriera politica, sono entrati sul piede di guerra. E ora gli occhi sono puntati proprio su Giuseppe Conte.

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Il diktat di Conte

Già, perché dopo l’investitura ufficiale ricevuta da Beppe Grillo, l’ex Premier si è messo a lavoro al suo piano per cambiare il Movimento 5 Stelle e avrebbe già individuato, come suoi principali interlocutori, proprio Beppe Grillo e l’ex segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Tuttavia, Conte avrebbe già messo in chiaro le cose lanciando un ultimatum: o i grillini accettano il suo documento senza riserve, oppure è pronto a rinunciare a questa nuova esperienza. A sua volta, Grillo stringe i suoi tempi.”Conte è meraviglioso, presto voteremo, non appena avremo una piattaforma” , ha detto in videoconferenza. Quindi l’operazione 2050, ideata con Conte, resta in piedi.

Tuttavia, la scelta di Grillo ha già messo Giuseppe Conte tra due fuochi. Se l’ex Premier non smentisce Grillo, avrà contro i parlamentari al secondo mandato per due anni. Neanche arrivato, Giuseppe Conte si ritroverebbe a dover frenare un terremoto e i malcontenti. “Blindare i 2 mandati ora è una scelta suicida: si tratta in pratica di mandare al macero chi dovrebbe sovvenzionare il ‘nuovo’ Movimento. Se Conte avalla la scelta di Grillo, il partito se lo fa da solo”, riferisce un big pentastellato all’Adnkronos. Dal suo canto, Giuseppe Conte vorrebbe costruire un partito ‘scalabile‘, con referenti territoriali, guardando ai Verdi Europei e dando grande risalto al tema della formazione. Ma gli ostacoli sono tanti e, dopo Rousseau, ora c’è da risolvere la questione dei mandati . Urge un compromesso. Di nuovo.

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