Pasqua in zona rossa, cosa si può fare e cosa no: dopo un anno, c’è ancora bisogno di ripeterlo

Cosa si può fare il 3, 4 e il 5 aprile quando tutta l’Italia sarà nuovamente in zona rossa? Qui tutte le regole. Già, perché c’è ancora bisogno di ribadirle. 

Sarà una Pasqua di restrizioni. Sarà un’altra Pasqua di restrizioni. Sarà una storia già vissuta e che, purtroppo, si ripete. Nonostante sia passato un anno dallo scoppio della pandemia, l’Italia è ancora intrappolata nella logica dei lockdown. Nelle giornate di sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile l’Italia sarà tutta zona rossa. Ecco, allora, che la confusione si ripete. Cosa possiamo fare? Cosa no? Possiamo vedere i congiunti? Possiamo uscire? E come? Conviene, allora, fare un riepilogo di ciò che sarà concesso e ciò che, al contrario, no.

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Prima regola. Sono vietati gli spostamenti. Impossibile spostarsi da una regione a un’altra o da un comune a un altro. Gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Inoltre, è possibile fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Inoltre, chi per motivi di lavoro vive in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si ritrova con l’altro partner con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, può spostarsi per raggiungere tale abitazione.

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Vietato uscire, ma… 

Tuttavia, ci sono delle eccezioni ed è proprio su questo che potrebbero innestarsi i tentativi di raggiro dei dievieti. E’ infatti possibile uscire dal Comune per fare acquisti se nel proprio Comune non ci sono punti vendita o nel caso in cui sia più conveniente a livello economico acquistare fuori comune. E’ inoltre possibile recarsi nei paesi Ue per turismo, scavalcando i confini nazionali. Possibile raggiungere: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. Anche su questo, ci sarebbe da dire. L’Italia bloccata, ma l’Estero aperto. Una contraddizione che, tra le altre cose, reca vantaggio a tutti tranne che al nostro Paese. Tuttavia, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, bisogna fare tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è comunque già prevista per chi rientra dai Paesi extra europei.

Possibile anche effettuare uno spostamento all’interno della regione, una sola volta al giorno, per raggiungere una sola abitazione di amici o parenti, dalle 5 del mattino alle 22. Quindi sì al pranzo di Pasqua anche se, nelle zone rosse, anche questa clausola era vietata. A tavola il numero dei commensali dovrà essere ridotto. Ci si può spostare in due con i figli i minori di 14 anni. Da mantenere mascherina e distanziamento.

Le altre possibilità 

Resta inoltre possibile spostarsi per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore oppure per condurli presso di sé, sono sempre consentiti. Bisogna però scegliere il tragitto più breve e a questo punto viene da chiedersi se sia fattibile, concretamente, risalire al percorso più breve che una persona avrebbe fatto o potuto aver fatto. Resta il coprifuoco tra le 22 e le 5; chiusi i mercati, i negozi di abbigliamento e calzature. Così come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Sabato 3 aprile sono aperti ipermercati, supermercati, discount. Chiuse anche edicole, tabaccai, librerie, farmacie e parafarmacie, negozi di computer, elettronica, elettrodomestici, ferramenta, pompe di benzina, negozi di biancheria e di giocattoli, vivai. Domenica 4 sono aperti solo farmacie, edicole e tabaccai. Chiusi anche i supermercati. Stessa cosa lunedì 5 aprile, ma alcune catene di supermercati sono aperte.

Seconde case

Lo spostamento nelle seconde case è sempre consentito, anche a Pasqua. A spostarsi, però, può essere solo il nucleo familiare convivente, senza parenti o amici. La seconda casa non deve essere abitata da altre persone. Inoltre, lo spostamento non è consentito in case in affitto breve, con contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021. Resta in vigore sempre la possibilità di raggiungere, ma da soli, persone non autosufficienti che necessitino di aiuto o assistenza, che non abbiano altre persone che possano occuparsene.

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