Elezioni Roma, primarie per il PD. Sarà Gualtieri contro Calenda?

Via alle primarie e via al Gualtieri contro Calenda. I sondaggi vedono l’ex-ministro dell’Economia anche davanti la Raggi. Ma occhio al nome a sorpresa.

 

E’ la resa dei conti che Carlo Calenda aspettava da tempo, ma non quella che sperava. La votazione potrebbe non premiare il leader di Azione, anzi il rischio è che ne esca parecchio ridimensionato. Il Partito Democratico indice le primarie per la candidatura a sindaco di Roma, conferma delle dichiarazioni degli scorsi giorni del neo-segretario Enrico Letta. L’ex-pupillo di Montezemolo non gradisce e ricorda l’ambiguità dei dem: “Dal 12 ottobre le primarie compaiono e scompaiono a seconda della convenienza del Pd: compaiono quando mi devono tenere a bada e dire non ti possiamo appoggiare. Abbiamo perso 5 mesi in questa situazione“. Sereno e cauto invece il probabile candidato Roberto Gualtieri: “Sono onorato che in tanti stiano sollecitando un mio impegno in una sfida appassionante come quella del rilancio di Roma. Ma, come ha detto Enrico Letta, apriremo questo dossier nei prossimi giorni, è in corso un lavoro per costruire una larga alleanza politica e sociale“.

LEGGI ANCHE: Matteo Salvini si arrende a Draghi: “Se i numeri dicono rosso è rosso. Se giallo, sia giallo”

Quasi fatta quindi per la discesa in campo dell’ex-ministro dell’Economia, gli altri candidati probabili sono la senatrice Monica Cirinnà, l’ex-assessore capitolino Giovanni Caudo e il consulente di Gentiloni Tobia Zevi. David Sassoli invece ha ribadito la sua indisponibilità. Se Calenda vuol dimostrare di fare sul serio dovrà confrontarsi con loro, con Gualtieri nettamente favorito, e non solo alle primarie. Un sondaggio su un eventuale primo turno promosso da BiDiMedia, infatti, vede l’ex-ministro a circa il 26% delle preferenze, staccando Virginia Raggi a 24% mentre Calenda raccoglie solo il 16% dei consensi, il possibile candidato del Centrodestra, Andrea Abodi, si ferma al 23%. In un eventuale ballottaggio Gualtieri è dato vincitore contro tutti i candidati.

LEGGI ANCHE: Conte prepara la leadership e un manifesto per i 5 stelle

La deputata Marianna Madia

Un punto di grande distanza tra Calenda e i dem è sicuramente l’alleanza con il M5S. Entrambi escludono la possibilità di appoggiare Virginia Raggi che, con o senza il Movimento, sembra orientata a prendere parte ai giochi. Ma a differenza di Calenda, Enrico Letta è sereno nel rapporto col partito guidato da Conte: “E’ vero che su Roma il nostro giudizio sul sindaco uscente non è lo stesso di quello dei 5 Stelle, e rischia di essere una pietra di inciampo” ma ha anche ricordato come “il Pd è per l’alleanza con il M5S“.

Stando così le cose i giochi sembrano fatti, ma il risultato non è così scontato. Ovviamente le candidature sono ancora teoriche e infatti in queste ore spunta un nome a sorpresa. Alcuni esponenti del Partito Democratico romano avrebbero chiesto alla deputata Marianna Madia, da poco sconfitta nelle votazioni a capogruppo del Pd alla Camera da Debora Serracchiani, la disponibilità a concorrere per la poltrona di sindaco, candidatura ben vista dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

Impostazioni privacy